Agenzie Fiscali - Tavolo in vista?

Venerdì 20 giugno RdB ha incontrato una delegazione del MEF.

Roma -

La settimana scorsa è stata caratterizzata dal forte impegno delle RdB sul fronte della modifica legislativa del Comma 165. Con il nostro conto alla rovescia abbiamo portato l'attenzione dei Lavoratori sulla data del 30 giugno entro la quale era stato formalmente assunto l'impegno per l'apertura di un tavolo negoziale sulla modifica del sistema convenzionale. Abbiamo più volte dichiarato che non ci basta lo sblocco del decreto per il finanziamento del salario di produttività 2007 anche se ovviamente questo resta l'obiettivo minimo da raggiungere entro il minor tempo possibile. Il vero obiettivo deve essere l'apertura di un negoziato per la definizione di un nuovo meccanismo di accantonamento dei fondi destinati alla contrattazione integrativa. Ed è proprio su questo fronte che venerdì scorso abbiamo registrato e incassato una forte attenzione da parte degli organismi di vertice del Ministero dell'Economia e Finanze. Ma andiamo con ordine.

 

Mercoledì 18 giugno si sono svolte in tutta Italia le assemblee dei Lavoratori. Si è tornati a parlare dei temi "caldi" della stagione: la produttività, il salario di secondo livello, la modifica del sistema contrattuale (triennalizzazione dei contratti, salario regionale ecc.), l'attacco al mondo del Lavoro Pubblico. Si è tornati a parlare di salario accessorio fuori dal contesto classico in cui solitamente lo si fa (la distribuzione del FPS). Abbiamo raccolto decine di mozioni e un migliaio di SMS che selezioneremo per la scrittura di quel Libro sul Comma 165 di cui vi avevamo parlato.

 

Giovedì 19 giugno una delegazione RdB si è incontrata con il senatore del PD Barbolini, che a fine maggio aveva presentato in Parlamento un'interrogazione parlamentare con la quale veniva caldeggiata la partecipazione dei 65 mila finanzieri al salario di produttività dei Lavoratori delle Agenzie Fiscali e del MEF. Abbiamo chiesto al senatore Barbolini - che è anche componente della commissione permanente sull'anagrafe tributaria - di impegnarsi per presentare un'interrogazione parlamentare a favore della modifica legislativa del Comma 165 registrando la sua attenzione ad approfondire la nostra proposta per darle il respiro parlamentare che merita. Il principio che deve essere rispettato è semplice: più soggetti partecipano ai risultati legati alle maggiori entrate tributarie più soldi in proporzione devono essere reperiti.

 

Venerdì 20 giugno abbiamo portato il tema della modifica legislativa - e naturalmente dello sblocco immediato dei fondi congelati dal ministro Tremonti - nel cuore delle iniziative nazionali promosse da tutto il sindacalismo di base. Una delegazione RdB si è incontrata presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze con il capo dell'ufficio legislativo, il consigliere Volpe e con la dott.ssa Baffi. Abbiamo esposto anche in questa sede il nostro punto di vista, trovando la massima attenzione e raccogliendo notizie poco rassicuranti. Lo sblocco del decreto non è imminente e le somme originariamente stanziate non sono al sicuro. Verrà "...difeso il difendibile..." e non è da escludere la partecipazione già dal 2007 della Guardia di Finanza. Sul versante dello sblocco dunque, si può riassumere tutto con la formula "lavori in corso". Abbiamo chiesto lo sblocco immediato del Comma 165 con salvaguardia del pregresso (le somme già stanziate dal decreto Padoa-Schioppa) e l'apertura di un tavolo per la modifica normativa. Abbiamo colto nella delegazione di parte pubblica la consapevolezza della necessità ormai irrimandabile di una modifica dell'impianto che regola il finanziamento del salario accessorio dei Lavoratori del settore economico-finanziario. La nostra proposta di modifica legislativa ha incontrato dunque un interesse sostanziale. Si tratta di una consapevolezza ormai diffusa anche fra i tecnici di via XX Settembre: per quanto lo sblocco del decreto possa trovare una soluzione più o meno rapida il sistema così com'è non funziona e va cambiato. Lo abbiamo detto noi, lo sanno loro, lo ha detto la stessa Corte dei Conti che nel presentare i rilievi al decreto firmato da Padoa-Schioppa ha dato un segnale chiaro e forte di necessità della modifica della norma. Il confronto si è svolto in un clima di reciproca consapevolezza della delicatezza del momento. La porta di quell'incontro non si è chiusa e dallo spiraglio s'intravede un tavolo negoziale intorno al quale sedersi tutti - parte pubblica e organizzazioni sindacali - per disegnare un nuovo impianto tecnico-normativo che garantisca continuità e certezza al nostro salario. Questo tavolo negoziale non potrà aprirsi senza aver individuato la natura e i compiti dei vari attori a cominciare dal Dipartimento delle Finanze che fin qui ha sempre latitato creando un buco nella cinghia di trasmissione.

 

Anche i prossimi giorni diranno qualcosa in più sul futuro del Comma 165. Lo sblocco è il primo passo; la modifica normativa è la meta. Se non ci si mette in marcia sarà mobilitazione della categoria.