Calabria - Dogane, sottoscritto l'accordo sull'orario di lavoro

La USB ha sottoscritto l’accordo sull’orario di lavoro all’Ufficio delle Dogane di Catanzaro

Catanzaro -

L’uscita dell’ordine di servizio lo scorso dicembre (poi sospeso), ci è parsa una inutile forzatura, anche perché la USB aveva chiesto, già da molto tempo, una apposita convocazione proprio sull’orario di lavoro, richiesta che però non ha avuto seguito.

 

L’ordine di servizio, inoltre, non solo non recepiva nessuna delle richieste avanzate anche verbalmente, ma era, a nostro avviso, peggiorativo.

 

Il nuovo accordo, frutto della contrattazione, cambia molto di quanto stabilito dall’ordine di servizio e recepisce molte nostre indicazioni, per questo, per abbiamo ritenuto di doverlo firmare.

 

Molte le novità che elenchiamo sinteticamente: innanzi tutto, finalmente si possono effettuare recuperi brevi, senza che scatti automaticamente la pausa pranzo, cosa che costringeva prima i colleghi, che dovevano recuperare ritardi o permessi,  a doversi fermare in ufficio, oltre al tempo da recuperare, anche la mezz’ora di pausa pranzo (senza aver diritto al buono pasto, ovviamente), così per recuperare venti minuti, erano costretti a rimanere in ufficio almeno 50 minuti. Ora, dopo l’accordo, non sarà più così ed i recuperi si potranno effettuare appunto senza la pausa pranzo.

E’ stata modificato, rispetto all’ordine di servizio iniziale, anche la tempistica dei recuperi per minori prestazioni lavorative, recuperabili ora entro il mese successivo e non più entro quello di riferimento. Inoltre avevamo chiesto, ed il nuovo accordo lo prevede, anche la possibilità di effettuare la pausa pranzo a partire dalle 13. Infine, la flessibilità in entrata, proposta dall’amministrazione per le SOT di Crotone e Corigliano era di un’ora, ma, dopo la nostra opposizione e quella delle altre OO.SS., è stata equiparata a quella degli altri uffici: dalle 7.30 alle 9.00.

 

Per quanto concerne, invece, i turnisti dell’aeroporto di Lamezia, tutto rimane invariato a come era prima dell’ordine di servizio del 18 dicembre, nelle more che vengano definite le nuove turnazioni, attraverso un accordo apposito, previsto entro il mese di febbraio.

 

Un aspetto, invece, non lo abbiamo condiviso assolutamente e si riferisce al divieto di applicare l’orario flessibile al personale in part-time. La USB ha contestato fortemente questa posizione, ma Parte pubblica è stata irremovibile, richiamando supposti vincoli normativi.

 

USB ha ritenuto di dover sottoscrivere comunque l’accordo, allegando, però, una nota a verbale, nella quale si contesta questa decisione, e si fa riserva, una volta verificata la questione, di riaprire la contrattazione su questo specifico punto.

 

Stralciata, su richiesta di una sigla, la discussione sulla banca delle ore, in merito alla quale la proposta dell’amministrazione, a noi sembrava  un passo in avanti.

 

A margine della riunione, al di là della solita assurda pantomima dei tavoli separati, utili solo (come ha fatto notare la RSU) a far perdere tempo ai lavoratori, segnaliamo una nota di colore: ci è parsa quanto meno singolare la posizione di una organizzazione sindacale, che è sembrata avere a cuore gli interessi dell’amministrazione più che quelli dei lavoratori. Infatti, pur in presenza di lavoratori che hanno chiesto di poter effettuare ed effettuano da tempo la settimana lunga (contrattualmente prevista), quella O.S. ha chiesto, invece, la chiusura forzosa degli uffici al sabato, che avrebbe costretto così i lavoratori a dover, ob torto collo, modificare il proprio orario di servizio. Così come la stessa ha contestato anche la decisione dell’amministrazione (illuminata, in questo caso) di considerare straordinario le prestazioni di servizio rese oltre l’orario, se inferiori all’ora, asserendo che solo le ore intere potevano essere prese in considerazione (!).

 

Noi già lo sapevamo e lo diciamo da tempo, ma è ora che anche i lavoratori prendano coscienza che, oltre all’amministrazione, la controparte è composta anche dalle altre OO.SS..


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