Campania - Entrate, buoni pasto e mobilitazione di tutte le sigle … meglio tardi che mai …
Venerdì 14 dicembre, l’USB ha tenuto più assemblee negli Uffici della Campania nelle quali le lavoratrici e i lavoratori hanno espresso il comprensibile timore che una volta ottenuti i buoni pasto possa esservi il problema della loro scarsa spendibilità (dopo il danno anche la beffa…).
In novembre abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornire tempestivamente un elenco di esercenti che accettano i buoni pasti emessi per far sapere ai lavoratori quali fossero gli esercizi convenzionati, evidenziando le legittime richieste dei lavoratori alla Direzione Regionale.
Abbiamo, inoltre, preso atto della volontà dei lavoratori di coinvolgere TUTTE LE SIGLE SINDACALI e la RSU in iniziative di carattere unitario da concordare assieme, iniziando dall’indire immediatamente lo stato di agitazione.
Purtroppo, nonostante gli appelli all’unità su una problematica che incide in modo sanguinoso sulla retribuzione dei lavoratori le altre sigle sindacali hanno ritenuto di adottare, in sede regionale, un percorso differente, da cui USB è esclusa.
La volontà delle sigle sindacali firmatarie dello stato d’agitazione dei lavoratori, in tal senso, appare singolare. Infatti, da un lato, ci si accusa di voler andare sempre da soli e dall’altro – in una logica che appare piuttosto “bipolare” – si decide di fatto di seguire strade diverse, su una tematica in cui non vi sono ostacoli di carattere politico-sindacale all’unità. Nell’interesse dei lavoratori, che dovrebbe essere il riferimento principale di ogni azione di lotta, restiamo comunque aperti ad iniziative unitarie, anche a livello locale.
Questo perché finalmente (dopo che nei mesi scorsi avevamo denunciato come eravamo l’unica sigla ad aver diffidato formalmente l’Amministrazione, ottenendo per altro che venisse garantita la spendibilità anche dei buoni pasto relativi al periodo anteriore all’agosto 2018) anche le altre sigle per la prima volta dopo mesi cominciano a parlare di mobilitazione ed hanno indetto delle assemblee per la problematica dei buoni pasto.
Rispetto alle numerose richieste di intraprendere azioni legali dobbiamo con rammarico ricordare che l’ art. 86 CCNL esclude ogni forma di monetizzazione indennizzante dei buoni pasto, nel contesto di un contratto di per sé ricco di contenuti pregiudizievoli per i lavoratori che (lo ricordiamo) USB è stata l’ unica organizzazione sindacale a non firmare.
Stiamo ugualmente valutando possibili azioni risarcitorie, nella consapevolezza, tuttavia, di come tale strada non sia purtroppo celere e possa essere anche difficile da percorrere, a causa del contenuto di quanto stabilito dall’articolo del CCNL sopracitato.
Continueremo a vigilare, ringraziamo i numerosi lavoratori che hanno ritenuto di rivolgersi all’USB dimostrandoci la loro fiducia, a cui garantiamo il nostro impegno per continuare a rivendicare i diritti dei lavoratori.