Campania - Entrate: Immobilità regionale
Le preclusioni ai trasferimenti proposte dall’Amministrazione e accettate dalle altre OOSS…
Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro in Direzione Regionale Campania, avente ad oggetto la mobilità regionale.
Come USB abbiamo ritenuto di non sottoscrivere un accordo che appare notevolmente peggiorativo di quello della precedente mobilità regionale, rispetto alla quale sono passati ben quattro anni.
Avevamo proposto all’Amministrazione, anche nei precedenti incontri, di effettuare una preventiva ricognizione delle preferenze dei lavoratori prima di emanare il bando, ma evidentemente all’Amministrazione, che ha rigettato tale proposta, poco interessava verificare quali fossero le aspettative del personale.
In particolare, rispetto al precedente bando, è stata esclusa la possibilità di effettuare scambi di sede tra i lavoratori. Tale preclusione, appare inconcepibile, considerato che lo scambio di sede avviene senza arrecare alcun pregiudizio alle esigenze organizzative dell’Amministrazione, dato che non comporta alcuna diminuzione di personale in nessuna delle due sedi interessate dallo scambio.
Un’ulteriore negativa novità prevista dall’accordo è rappresentata dalla preclusione alla mobilità nell’ambito delle sedi della medesima provincia. Tale preclusione, rappresenta un precedente preoccupante, considerato che già ai lavoratori viene preclusa la possibilità di usufruire della mobilità regionale nell’ambito di trasferimento da e verso Uffici territoriali. che fanno capo alla medesima direzione provinciale (si pensi in alcuni casi con spostamenti di non poco conto come dall’Ufficio di Ischia alla Direzione Provinciale I di Napoli), per cui precludere anche gli spostamenti tra diverse Direzioni Provinciali o Uffici di Napoli, appare di fatto limitare in maniera davvero eccessiva le legittime aspettative di trasferimento del personale.
Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità sull’assoluto divieto di mobilità “interprovinciale”, ma l’Amministrazione ha ritenuto che scambi tra sedi distanti pochi km non abbiano senso… eppure la mobilità regionale non dovrebbe servire proprio ad andare incontro a trasferimenti nell’ambito della Regione, quindi tra uffici non distanti l’uno dall’altro in maniera esorbitante, essendovi per tali trasferimenti lo strumento della mobilità nazionale? L’Amministrazione si è mostrata cieca e sorda rispetto a quanto abbiamo evidenziato, nel non voler considerare che per come sono localizzati tali uffici nella provincia di Napoli, tra traffico, lavori in corso, e difficoltà logistiche, può volerci anche un bel po’ di tempo per lo spostamento da un ufficio all’altro. Senza considerare che un lavoratore, anche a prescindere dalla distanza chilometrica, potrebbe avere tutto il diritto a voler cambiare ufficio, anche semplicemente perché alla ricerca di un diverso contesto lavorativo.
Infine, riteniamo che abbia poco senso prevedere un congruo numero posti in entrata in determinate Direzioni Provinciali, anche piuttosto ambite dal personale (si pensi alla Direzione Provinciale di Salerno) se poi dalle altre Direzioni Provinciali dove si troverebbero i lavoratori potenzialmente interessati al trasferimento si prevede un numero esiguo di posti in uscita, che non consentirà di usufruire degli apparentemente elevati posti in entrata previsti in altre DP.
A fronte delle significative restrizioni imposte dall’Amministrazione, che a noi sembrano davvero assurde e vessatorie, ci saremmo aspettati una forte risposta da parte delle altre OOSS, che invece, hanno ritenuto di sottoscrivere l’accordo, sostenendo di aver mediato tra le diverse esigenze in campo, mentre in realtà le esigenze dei lavoratori a noi sembrano state completamente sacrificate con il beneplacito delle altre OOSS.
Riteniamo che la sottoscruizione dell'accordo di mobilità rappresenti un grosso passo indietro nei diritti dei lavoratori e prendiamo atto che le altre OO.SS. hanno invece ritenuto di avallare tutti i paletti proposti dall'amministrazione per il trasferimento del personale ...