CONFRONTO CON L'AUTORITA' POLITICA

Roma -

Ieri 27 aprile ci siamo regolarmente recati al tavolo di confronto apertosi con il Vice Ministro Casero e con il Direttore dell'Agenzia, sull'ipotesi di riorganizzazione delle Agenzie Fiscali e sulla modifica del sistema incentivante, ma ad accoglierci abbiamo trovato una sorpresa....

Nella sala dell'incontro erano presenti solo i rappresentanti sindacali del Salfi e dell'Flp, mentre la nervosissima delegazione di CGIL, CISL e UIL, concitatamente si attardava sull'uscio della porta.

Perchè tanta concitazione e tanto nervosismo? Semplicemente non volevano sedersi al tavolo di confronto con l'USB ed hanno richiesto espressamente che l'incontro con l'Amministrazione e l'autorità politica si svolgesse su tavoli separati! A quel punto anche la delegazione del Salfi e dell'Flp usciva dalla sala

Così si avviava il confronto tra l'USB, il Direttore dell'Agenzia ed il vice Ministro Casero con l'impegno da parte dell'Amministrazione e dell'Autorità politica di convocare un'apposita riunione la settimana prossima per entrare nel vivo della discussione, provando a ricucire lo strappo con le altre OO.SS e a convocare, qualora ce ne fossero le condizioni, un tavolo sindacale unitario.

Come USB abbiamo dato la massima disponibilità a praticare questa strada.

Fin qui i fatti, per come si sono svolti, ma non possiamo esimerci dal fare qualche rapida considerazione sul comportamento tenuto dalle altre OO.SS.

Diciamo subito che la pratica, a nostro avviso antidemocratica e discriminatoria, dei tavoli separati ci riporta a tempi passati e non proprio gloriosi per i lavoratori.

Ma soprattutto pensiamo che l’atteggiamento ritorsivo messo in campo da queste OO.SS che si sono sottratte al confronto sindacale con l'USB, dimostri tutta la difficoltà nella quale si trovano per aver gestito nel peggior modo possibile tutta la partita delle progressioni economiche all’Agenzia delle Entrate siglando una pre intesa con stanziamenti miserrimi e la beffa della valutazione, sonoramente bocciata dai lavoratori in questi mesi.

A chi vuole sostituire la dialettica sindacale con pratiche escludenti e discriminatorie noi ribadiamo ciò che abbiamo detto anche nell'incontro di ieri: non abbiamo paura del confronto con le altre OO.SS, e pertanto confermiamo la nostra disponibilità affinchè il confronto con l'autorità politica prosegua non con tavoli separati ma unitariamente.

Ma a prescindere dalla natura del tavolo ciò che ci interessa è che finalmente si apra un percorso vero che porti alla stabilizzazione della quota incentivante,come da noi sempre richiesto durante il confronto annuale sulle convenzioni, per implementare le risorse da destinare alle progressioni economiche e risolvere una volta per tutte quegli ostacoli alla contrattazione integrativa e alla tempestiva erogazione della retribuzione accessoria dei lavoratori, determinati dall’ assenza di certezza dei tempi e degli importi.

A maggior ragione in un momento in cui il blocco contrattuale e il taglio progressivo delle risorse incidono pesantemente sulle retribuzioni, mentre i lavoratori sono chiamati a un impegno ancor più forte rispetto al passato.

Questo deve essere, quindi, il momento di svolta per superare le anomalie e definire la soluzione idonea a modificare il sistema di finanziamento del salario accessorio dei lavoratori del comparto Agenzie fiscali in modo da renderlo più solido, più stabile e più tempestivo.

Ognuno dovrà fare la sua parte per garantire un confronto approfondito con il Governo su quei temi che riguardano tutti i lavoratori e un comparto pubblico di vitale importanza qual è quello delle Agenzie fiscali e soprattutto per evitare che il confronto con i rappresentanti dei lavoratori si concluda con generici impegni pronti a cadere nel nulla il giorno dopo.

Questo è l’atteggiamento costruttivo col quale ci approcciamo al tavolo di confronto con l’autorità politica: piccole ritorsioni, pratiche escludenti, tavoli separati, le lasciamo agli altri perché denotano soltanto miseria sindacale e rendono un pessimo servizio alla causa dei lavoratori.

Questione di stile…