CONTINUIAMO A DIRE NO ALLA SOPPRESSIONE DELLE AGENZIE E AL LORO ACCORPAMENTO!
La mobilitazione di USB ed Flp fa tappa in Piazza delle Cinque Lune in occasione del dibattito al Senato per la conversione del Dl 87/2012
Il 19 luglio comincerà al Senato la discussione per la conversione del decreto legge n. 87/2012 che sopprime due rami delle Agenzie fiscali - Agenzia del Territorio e AAMS - con il governo che ribadisce la volontà di accorpare le amministrazioni del comparto e di tagliarne gli organici del 10%.
Le Agenzie fiscali sono diventate per il governo Monti l'esempio di come si deve fare la spending review in tutta la Pubblica Amministrazione.
Poco importa se tagliando e accorpando in modo così sconsiderato si compromette la lotta all'evasione fiscale e si "danneggiano migliaia di lavoratrici e lavoratori che con il proprio lavoro hanno assicurato all'Erario il recupero ingenti risorse.
Con questa operazione insensata e priva perfino di effetti concreti sul versante dei risparmi, passano in terzo piano tutte quelle questioni che da tempo USB pone all'attenzione dell'opinione pubblica:
- il ruolo del Fisco e la sua equità sociale tutta da raggiungere;
- il ruolo delle società per azioni che come Equitalia sconfinano in un campo che dovrebbe restare totalmente pubblico;
- la possibilità di fare davvero la lotta all'evasione fiscale con norme severe e strumenti efficaci che colpiscano chi le tasse non le ha mai pagate, tutto ciò finisce oscurato dentro un assurdo piano di tagli e ridimensionamenti che farà molto male al comparto ma soprattutto alla collettività.
Sono anni che chiediamo investimenti sul fisco, sono anni che diciamo che un lavoratore messo in condizioni di lavorare seriamente e non di applicare condoni o controlli sui 730 può portare in un giorno di lavoro migliaia di euro allo Stato, l'importante sarebbe la volontà politica di recuperare i milioni di euro di evasione, volontà che tutti dichiarano a parole salvo poi iniziare i tagli proprio ove sarebbe necessario investire.
Si potrebbe intaccare gran parte di quel tesoro occultato al Fisco - circa 160 miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti alle imposte - se lo Stato facesse investimenti per una fiscalità efficiente ed efficace. E invece la scelta in tempi di spending review è un'altra: tagliare, tagliare e tagliare ancora e poco importa se questi tagli produrranno disservizi, non importa se i risparmi attesi saranno sovrastati dalle minori entrate tributarie (non quelle "programmate", ci riferiamo a quelle possibili), poco importa se la criminalità organizzata potrà ri-mettere le mani sul gioco d'azzardo che per qualche tempo ci siamo illusi potesse diventare prima o poi "gioco lecito".
L'importante per il governo e per chi lo sostiene più o meno apertamente sul versante politico-sindacale è il risparmio, momentaneo e immediato, da offrire agli dei capricciosi del mercato, sperando che lo spread scenda e che il sacrificio possa appagare la voracità degli speculatori.
Ma è una speranza vana, come insegnano i lunghi anni che abbiamo alle spalle, fatti già di contratti bloccati, di salari ridotti, di continue rinunce imposte inutilmente per vedere il debito pubblico salire comunque e le condizioni di vita di milioni di lavoratrici e lavoratori peggiorare inesorabilmente.
Tutto ciò accade mentre si offre al Paese e alla sua opinione pubblica un'apparenza di lotta all'evasione fiscale, fatta di "molto rumore per nulla": i condoni più o meno ben mascherati si susseguono sotto tutti i governi e i controlli si accaniscono su chi le tasse le paga alla fonte e magari sbaglia a compilare la dichiarazione dei redditi.
Alla vigilia dell'incontro sulla presentazione delle Convenzioni 2012 che assume toni grotteschi e drammatici, USB rilancia la propria vertenza per la modifica del decreto legge n. 87/2012 che deve secondo noi riguardare tutte le parti che prevedono la soppressione delle Agenzie, gli accorpamenti, il taglio delle dotazioni organiche per il personale delle qualifiche funzionali e la chiusura delle sedi territoriali.
Giovedì 19 luglio, a partire dalle prime ore del pomeriggio, insieme alla Flp seguiremo molto da vicino il dibattito al Senato, con un presidio che si svolgerà in Piazza delle Cinque Lune.
USB ed Flp erano alla Camera il 3 luglio scorso e continuano a dar vita alle uniche iniziative di vera, concreta, reale mobilitazione mentre dalle altre organizzazioni sindacali arriva un assordante ed eloquente silenzio.
Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che ne hanno la possibilità, a raggiungerci in Piazza delle Cinque Lune dalle ore 16:00.
Di fronte a un attacco prolungato ai diritti minimi e fondamentali è necessaria una reazione forte per tutelare il diritto al posto di lavoro e il nostro futuro.
GIOVEDÌ 19 LUGLIO, DALLE ORE 16 TUTTI IN PIAZZA DELLE CINQUE LUNE, ACCANTO AL SENATO PER DIRE:
NO ALLA SOPPRESSIONE DELL'AGENZIA DEL TERRITORIO E DEI MONOPOLI DI STATO!
NO ALLA CHIUSURA DI CENTINAIA DI SEDI DI LAVORO!
NO AGLI ESUBERI E AI LICENZIAMENTI!
NO AI TAGLI AI SALARI!