Dogane. Contratto Integrativo: STABILIZZAZIONE DELL'INCERTEZZA
Il 7 maggio, nell’ambito della trattativa sul CCNI di Agenzia abbiamo posto di nuovo il problema del pagamento dell’indennità di obiettivo istituzionale. Il pretesto è scaturito da un articolo proposto dall’Agenzia in cui si definisce che:
“l’importo, pari a non meno di 2.200 euro medi pro-capite, quale somma percepita annualmente dal personale nell’ultimo triennio, sarà definito di anno in anno, in una apposita sessione negoziale a livello nazionale entro 15 giorni dalla data del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che assegna, a questa Agenzia, le risorse economiche provenienti dall’art.3, comma 165, della legge 24 dicembre 2003, n.350”.
Questa affermazione ci è apparsa come una vera e propria provocazione.
La nostra Organizzazione Sindacale è da tempo che chiede all’Agenzia di anticipare con propri fondi l’indennità di obiettivo istituzionale che, ad oggi solo i doganali non hanno recepito se non in infima parte (180 euro medi pro capite contro i 2200 dello scorso anno).
A fronte delle oltre 17.000 firme dei lavoratori raccolte, di cui quasi 3.000 in Dogana, che chiedono stabilità del salario, non solo non sono arrivate risposte, ma nella bozza presentata si istituzionalizza l’aleatorietà dei tempi e degli importi, aumentando le quote del Fondo legate alla formuletta produzione realizzata/risorse utilizzate, che si è finora applicata solo per la produttività.
E’ possibile che il “rischio d’impresa” debba essere trasferito tutto sui lavoratori? Le “efficienze” non vengono riconosciute, mentre le “inefficienze” sono imputate esclusivamente ai lavoratori, non a scelte politiche e gestionali discutibili, di cui non possono essere loro i responsabili.
Perché non investire anche sul personale parte degli 80 milioni di euro che la Comunità Europea ha destinato al potenziamento dell’Amministrazione Doganale? Per vincoli contabili e di destinazione? E’ questo il sistema agenziale che doveva garantire una maggiore autonomia e celerità nei pagamenti?
Secondo noi non è credibile un’Agenzia la cui politica non garantisce ai lavoratori il rapporto tra l’attività lavorativa prestata e la certezza della relativa retribuzione.
Finalmente dopo sei mesi di reiterate richieste anche qualche altra Organizzazione Sindacale ha appoggiato la nostra richiesta, quindi abbiamo richiesto all’Agenzia di presentarsi al tavolo della trattativa fissato per la prossima settimana con notizie certe per quanto riguarda il saldo dell’indennità di obiettivo istituzionale per l’anno 2006.
E’ finita l’ora delle promesse!