ELEZIONI RSU 2015: IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI

Roma -

Ci eravamo dimenticati di CGIL, CISL, UIL e pseudo autonomi…

In questi anni li abbiamo visti poco e niente nei posti di lavoro: mentre l'USB ha tenuto alta la mobilitazione contro lo smantellamento del settore pubblico ed un blocco contrattuale che si protrae oramai dal 2009, loro in questi anni non hanno messo in campo alcuna azione di contrasto ed anzi rassicuravano i lavoratori appoggiando il governo turno.

In compenso ci ricordavamo di loro  ogni qualvolta siglavano, a tutti i livelli, accordi pessimi che hanno segnato un progressivo arretramento sul piano dei diritti e del salario.

Nel nostro comparto, mentre noi continuavamo e continuiamo la nostra battaglia per completare i passaggi economici, loro avallavano ed avallano il lievitare delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità; mentre noi contrastavamo con ogni mezzo la chiusura di uffici finanziari, la riduzione dei servizi sul territorio e la mobilità coatta dei lavoratori, loro siglavano un accordo nazionale che accompagnava sindacalmente la chiusura degli uffici e la mobilità dei lavoratori; mentre noi aprivamo una grossa riflessione su organizzazione del lavoro, carichi di lavoro e responsabilità professionali (che sta già portando ad alcuni importanti risultati) loro invitavano i lavoratori a stipulare polizze assicurative contro i rischi professionali, previa iscrizione alla loro sigla naturalmente...

Ora, invece, un improvviso dinamismo muove queste OO.SS, tra assemblee, scioperi ed iniziative anche di carattere legale.

Si sono improvvisamente accorti di quello che sta accadendo nel pubblico impiego e nel nostro comparto? E' in atto un tardivo pentimento?

Nulla di tutto ciò,  semplicemente si avvicinano le elezioni rsu (3- 4- 5 marzo) e, dovendo presentarsi agli occhi dei lavoratori per chiedere voti e candidature, provano a rifarsi il trucco e a riscattare, in zona Cesarini, anni di immobilismo complice trascorsi  ad avallare l’attacco al mondo del lavoro pubblico e non solo, e a siglare accordi pessimi.

Ecco spiegate, dunque, le ragioni dello sciopero del 1 dicembre di CISL e SALFI  e dello sciopero generale del 12 dicembre indetto da  CGIL e UIL al quale si è accodata anche l'FLP.

Uno sciopero di rappresentanza, fuori tempo massimo (il job act, per esempio, è passato al Senato il 3 dicembre) che non fornisce una reale prospettiva ai lavoratori, ma si giustifica solo in funzione delle imminenti  elezioni RSU.

In questi giorni, poi, assistiamo al teatro dell'assurdo attorno alla vicenda del 2,5%.

E' bene ricordare ancora che quell’incredibile ed ingiusta trattenuta del 2,5% che subiscono i lavoratori assunti dall’1/1/2001 origina proprio dall'accordo del 29 luglio 1999 stipulato da CGIL, CISL, UIL, UGL  e sindacati autonomi (tradotto poi integralmente nel DPCM del 20 dicembre 1999): un accordo che ha introdotto il subdolo meccanismo dell'invarianza retributiva fondamento della trattenuta del 2,5%, il sistema del tfr per i neo assunti (più sfavorevole rispetto al tfs) e spalancava le porte dei fondi pensioni nel settore pubblico, in base al quale si vorrebbe affidare la nostra liquidazione alla roulette russa dei mercati finanziari.

Per i lavoratori neo assunti, quindi, la beffa del sistema tfr e dell'ingiusta ritenuta del 2,5%; per questi sindacati la spartizione della torta dei fondi pensione, nei cui Consigli di Amministrazione siedono (naturalmente retribuiti)  proprio i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e pseudoautonomi!

Ora, che credibilità ed affidabilità possono le OO.SS firmatarie dell'accordo, alcune delle quali (UIL e UGL in testa) hanno addirittura la sfrontatezza di presentarsi ai lavoratori invitandoli a fare ricorso con la loro sigla sindacale??

I ricorsi che l'USB sta promuovendo sulla vicenda del 2,5% provengono invece da una O.S. che, non solo non ha firmato quell'infame accordo, ma che ha sempre avuto  al centro del suo intervento sindacale la battaglia contro i fondi pensioni ed il rilancio della previdenza pubblica.

Il sindacato vero difende i lavoratori sempre, non si ricorda di loro strumentalmente ogni tre anni, guarda caso in vista delle elezioni RSU...

Quello non è il sindacato, è una imitazione. Diffidate dalle imitazioni ...

Dai un'occhiata all'accordo sottoscritto da cgil cisl uil e sindacati autonomi sul 2,5% in fondo alla pagina