Emilia Romagna - Entrate, il direttore regionale e la foglia di fico
Anche la stampa nazionale si occupa dell’assurdo caso messo in piedi dal Direttore Regionale dell’Emilia Romagna che a deciso di utilizzare l’enorme cannone dell’Avvocatura di Stato per attaccare un povero lavoratore di Ferrara che si difende, a sue spese, con la mazzafionda del suo avvocato.
Una sproporzione di mezzi, con costi sostenuti dalla collettività, per nascondere le nudità di un’azione assurda, inutile e costosa.
Neppure quando un giudice dichiara il comportamento dell’Amministrazione come “immotivato e irragionevole” si ammette di aver sbagliato, no si preferisce nascondersi dietro il ricorso in appello dell’Avvocatura di Stato obbligando il lavoratore ad ulteriori spese per dimostrare di non meritare una sanzione disciplinare di due ore per aver operato negli interessi dell’Agenzia.
Eppure la richiesta che abbiamo rivolto al direttore regionale era, ed è, molto semplice: “perché è ricorso in appello?” Oggi è passato più di un mese da quella semplice domanda e la risposta del direttore, attraverso l’ufficio “relazioni esterne” è stata che: “Al momento, sulla vicenda sono in corso ulteriori opportuni approfondimenti, come già comunicato nella riunione sindacale dello scorso 28 aprile”.
La domanda non ci sembrava fosse così complicata. Quanta gente ci sta lavorando e per approfondire cosa? Se si è deciso di ricorrere in appello, se si è deciso di “disturbare” l’avvocatura di Stato si sarà fatto prima un ragionamento o lo si sta facendo solo adesso? A noi la cosa sembra surreale oppure è l’ennesima arroganza di un’amministrazione capace di fare la forte solo con i deboli e vuole evitare il confronto.
Adesso che la cosa ha avuto risonanza sulla stampa nazionale vediamo se il direttore finalmente si toglierà la foglia di fico per far chiarezza sui suoi comportamenti oppure se continuerà ad allungare il brodo, evitando il confronto, attendendo l’udienza fissata in ottobre? Se così fosse, l’atteggiamento del direttore sarebbe veramente censurabile ed irrispettoso nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
Per noi occorre alzare i toni ed andare allo sciopero della direzione provinciale di Ferrara non siamo disposti ad aspettare in eterno mentre il lavoratore colpito deve affrontare le spese processuali e i colleghi di lavoro stanno già pensando di fare una colletta di sostegno. Tempi certi e risposte precise non possono sempre e soltanto essere pretesi dall’Amministrazione verso i lavoratori, in qualche caso occorre saper dimostrare di essere capaci di darli anche da parte dei direttori regionali.
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