Emilia-Romagna – Entrate, mobilità e carichi di lavoro

Bologna -

Dopo anni di blocco della mobilità regionale finalmente ieri si è ricominciato a ragionare della situazione emiliano-romagnola che dall’analisi dei dati è risultata drammatica dal punto di vista del calo numerico di lavoratrici e lavoratori nell’ultimo quinquennio.

Questo lo schema riassuntivo:

 

DR

DP BOLOGNA

DP FERRARA

DP FORLI' CESENA

DP MODENA

DP PARMA

DP PIACENZA

DP RAVENNA

DP REGGIO EMILIA

DP RIMINI

TOTALE REGIONE

Personale al 31.12.2021

230 

424

159

175

279

175

116

167

188

165

2.078

Perdita quinquennio

 -19

-61

-61

-69

-60

-68

-62

-56

-68

-18

-542

Incidenza perdita quinquennio

 7,66%

12,48%

27,80%

28,23%

17,68%

27,94%

34,81%

25,00%

26,54%

9,68%

20,69%

 

Perdere 542 colleghi in 5 anni rende palese l’emorragia che sta investendo tutto il settore del Pubblico Impiego e anche quello della nostra Amministrazione.

Quello che abbiamo ribadito al tavolo che questi non sono solo numeri astratti ma carichi di lavoro che crescono sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che ricevono in cambio solo taglio ai diritti, come la perdita dei permessi orari in smart working, taglio al salario, come quelli al salario accessorio ma anche a quello indiretto dei buoni pasto per chi è in smart working e che comunque continuano a mettere a disposizione le proprie attrezzature, la propria casa, le proprie utenze per poter continuare a lavorare in sicurezza senza ricevere nemmeno un euro di ristorno.

In quest’ottica diventa complessa, qualsiasi tipo di mobilità, distacco, interpello e assegnazione di nuovi tirocinanti.

Come USB abbiamo detto al tavolo che i numeri esprimono chiaramente l’inadeguatezza dell’intervento assunzionale in tutta la regione anche se con evidente situazioni di collasso ed altre situazioni più gestibili.

Abbiamo sottolineato, seppur conoscendo il ruolo svolto dalla Direzione Regionale e il continuo aumento, anche per coloro che vi lavorano, di nuove e incombenti attività, che l’attenzione a mantenere un organico il più possibile adeguato in questa sede, specialmente con l’utilizzo degli interpelli, crei disparità rispetto a quanto accade nei territori.

Questi i numeri degli interventi previsti per il 2021 (sono dati presunti e possono variare in esito al risultato dell’esame in corso per i nuovi assunti e per i pensionamenti previsti):

 

DR

DP BOLOGNA

DP FERRARA

DP FORLI' CESENA

DP MODENA

DP PARMA

DP PIACENZA

DP RAVENNA

DP REGGIO EMILIA

DP RIMINI

TOTALE REGIONE

Nuove assunzioni

3

1

5

5

4

5

7

5

6

2

43

Mobilità entrata

 

6

5

5

5

5

5

5

5

2

42

Mobilità Uscita

3

3

2

2

4

3

2

2

3

2

22

 

Nei numeri sopra riportati, nelle due tabelle, non sono evidenziati i distacchi presenti dal 1 gennaio 2020 mentre risultano già assorbiti nelle sedi di destinazione attuale i 18 distacchi sino al 31 dicembre 2019 che si è deciso di rendere definitivi, ovviamente su richiesta degli interessati.

Come USB abbiamo chiesto ed ottenuto di dare maggior peso a quelle situazioni di personale che ha già partecipato alla precedente richiesta di mobilità del 2016, senza riuscire ad ottenere il trasferimento, facendo inserire 10 punti nel bando.

Abbiamo chiesto di riequilibrare l’assegnazione dei nuovi assunti togliendoli dalla DR, Dp di Bologna e di Rimini, in modo da aumentare i posti per la mobilità verso queste che sono le sedi più ambite della regione ed inserire quei nuovi assunti nelle province in più forte carenza d’organico. Stiamo parlando di un numero esiguo di posizioni, per la precisone sei, che su un’emorragia di 542 unità non incide poi molto, ma crediamo poteva essere un bel segnale verso quelle realtà che hanno perso in solo 5 anni 1/4 o 1/3 di personale, senza nulla togliere ad altri che avrebbero comunque avuto il rinforzo di colleghi provenienti da altre sedi. Abbiamo ottenuto lo spostamento di un nuovo assunto dalla Dp di Bologna a quella di Modena e un aumento di una unità in mobilità verso Bologna ed una in più in uscita da Modena.

Abbiamo anche richiesto di ragionare sulla mobilità interna nelle sedi della Dp affrontando anche quei casi del personale in condivisione tra due sedi (come ad esempio quelli dei Reparti Stime all’UPT) che seppur con il parere favorevole del proprio Direttore Provinciale non possono muoversi se non si trovano un sostituto, come se fossero dei condannati con la palla al piede mentre basterebbe applicare una semplice rotazione degli incarichi.

Con l’arrivo dei nuovi assunti i Direttori Provinciali dovranno inserire una nuova risorsa nei Servizi di Pubblicità immobiliare perchè ormai al collasso a causa della mancanza cronica di personale causata dalla mancanza di assunzioni in quel specifico settore.

Dopo qualche ritocco ai numeri abbiamo condiviso il piano propostoci, anche se avremmo voluto avere dei segnali maggiori di attenzione verso le periferie, comunque l’impressione è stata quella di pitturare le porte di una nave che affonda. Crediamo che solo sostenendo la battaglia più generale che USB sta svolgendo contro una politica ottusa che disinveste sul Pubblico Impiego si possa ridare futuro e dignità al lavoro che ogni giorno svolgiamo nella difesa del Bene Comune.

Se vuoi che le cose cambino sostieni il cambiamento.

In allegato il bando