Emilia Romagna - Entrate, possibilità di indennizzare chi non ha ottenuto il passaggio di fascia economica
Nell’incontro presso la Direzione Regionale per decidere la ripartizione degli ultimi soldi del fondo 2011 dell’ex dell’Agenzia del Territorio, USB ha chiesto che fosse data la possibilità di indennizzare i lavoratori che non hanno ottenuto il passaggio di fascia economica. Dopo ampia discussione, per convincere più le gli altri sindacali che l'amministrazione, è stata condivisa la necessità di dare, a chi il passaggio non l’ha avuto, un’indennità maggiorata, o non decurtata, o decurtata meno di altri (visto la forte carenza di fondi).
Crediamo che questo sia una questione etica e di coerenza, rifondere, almeno con la solidarietà di un gesto, il danno economico che hanno subito e che continueranno a subire, fino a quando non sarà vista come prioritaria, da parte di tutte le OO.SS., il portare a compimento il passaggio di fascia economica.
Negli accordi provinciali ci sarà quindi l'opportunità di riconoscere a chi, nel cedolino di stipendio di giugno non ha visto nessun arretrato, e non vedrà nessun aumento nei mesi successivi; non per demeriti, ma perché magari non si trovava nelle 'grazie' del direttore di turno, o a causa di precedenti scatti che hanno creato “inghippi burocratici”.
Abbiamo anche chiesto un tetto massimo per tutte le particolari posizioni, in considerazione del fatto che la somma complessiva è diminuita, mentre sono aumentate le indennità giornaliere solo per i Capi Reparto e pochi altri. La cosa amplierà le differenze, come la politica fiscale nazionale del resto: dare più a pochi 'ricchi' togliendo a molti. Come USB non vogliamo negare il riconoscimento del lavoro di alcuni, o le loro responsabilità. Pensiamo però che debbano essere pagate dall’Agenzia e non con i soldi dei lavoratori di cui è costituito il FPSRUP. Purtroppo non è stato condiviso da nessuna parte sindacale! Che la maggior parte dei rappresentanti sindacali presenti al tavolo ricopra proprio uno di quegli incarichi di responsabilità potrebbe aver influito? Ma … il dubbio ci rimane.
Nell’incontro è stata data risposta alla nostra richiesta di informativa sulla legge 190/2012 ”Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", comunicandoci che già ci sono meccanismi di controllo, ma si fa una nuova analisi per aggiornarli ed ampliarli. Il Direttore Regionale, su nostra sollecitazione, raccomanderà ai Direttori Provinciali di organizzare sul tema incontri con le RSU e le OO.SS. provinciali per accogliere eventuali suggerimenti. Abbiamo chiesto anche di evitare l’eccessiva burocratizzazione, e di non utilizzare questo strumento per accanirsi su eventuali errori procedurali commessi dai lavoratori, che nulla hanno a che fare con la corruzione o l’illegalità. Abbiamo avuto rassicurazioni in merito, ma l’esperienza insegna che purtroppo non c’è da stare troppo tranquilli; invitiamo i lavoratori a segnalarci eventuali eccessi di “garantismo” o di controllo.
Anche la nostra richiesta di far luce sulla raccolta di dati relativi agli accordi sull’orario di lavoro degli Uffici Provinciali, è stata giustificata dalla migrazione della gestione “presenze assenze” alle Entrate, da compiersi entro ottobre. Non prevediamo nulla di buono.
È stata accolta, infine, la necessità di fare formazione con l’Agenzia delle Entrate e si comincerà con l’utilizzo di alcuni programmi come “Serpico”.
Diciamo, come sempre ai lavoratori di rimanere all’erta perché le variazioni in atto sono e saranno sempre più a nostro discapito e sta a noi lavorare per mantenere e diritti acquisiti e provare a conquistarne di nuovi così come per le progressioni economiche. La nostra forza sta nella capacità di saperci mobilitare per difendere i nostri diritti; un’opportunità sarà lo sciopero generale del 18 ottobre in cui dimostreremo la voglia di non sottometterci supinamente al volere datoriale.
Scarica in fondo alla pagine l'accordo NON siglato dalla CISL a causa della nostra richiesta di dare la possibilità di remunerare chi non è riuscito a passare di fascia economica.