Emilia Romagna - La riorganizzazione non è una priorità

Bologna -

"... il recente intervento normativo riportato dai quotidiani quale teso ad annullare eventuali conseguenze in capo ai vertici dell’Agenzia connesse alla pubblicazione dei dati delle dichiarazioni dei redditi sul sito internet istituzionale, continua ad abbinarsi sempre peggio con l’incubo giudiziario e le conseguenze anche economiche che decine di colleghi in questa regione sono stati costretti a subire, nonché con le nuove indagini che l’Agenzia continua ad avere in corso".

 

Segue il testo integrale della lettera.

 


Roma, 22 luglio 2008

 

Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia Romagna

alla cortese attenzione del Direttore Regionale, dott. Ciro De Sio

e, per conoscenza:

Alle OO.SS. Regionali di comparto

 

Oggetto: riorganizzazione degli uffici di Bologna.

 

Questa Organizzazione aveva già pubblicamente preso posizione in merito all’oggetto, dichiarandosi indisponibile a qualsiasi accordo necessario a realizzare la riorganizzazione degli uffici di Bologna, che non consideriamo interesse primario dei Lavoratori, avendo preso atto degli sviluppi della questione legata all’anagrafe tributaria.

 

Oggi crediamo che la situazione sia addirittura peggiorata: il recente intervento normativo riportato dai quotidiani quale teso ad annullare eventuali conseguenze in capo ai vertici dell’Agenzia connesse alla pubblicazione dei dati delle dichiarazioni dei redditi sul sito internet istituzionale, continua ad abbinarsi sempre peggio con l’incubo giudiziario e le conseguenze anche economiche che decine di colleghi in questa regione sono stati costretti a subire, nonché con le nuove indagini che l’Agenzia continua ad avere in corso.

 

Per estrema chiarezza, ci rallegriamo sinceramente per l’eventuale chiarimento della posizione di chi si era assunto la responsabilita della pubblicazione dei dati della dichiarazione dei redditi, con un fine di trasparenza che riteniamo anche condivisibile, ma è facilmente comprensibile come diventi viceversa sempre più incomprensibile l’atteggiamento e l’ostinazione dell’Agenzia nei confronti dei Lavoratori.

 

Riteniamo che il quadro complessivo sia oggi ulteriormente ed evidentemente deteriorato per le vicende legate al comma 165, al tentativo di antiriforma contrattuale ed al generale

 

attacco al Pubblico Impiego ed ai Lavoratori.

 

Questa Organizzazione continua a ritenere prioritaria la positiva risoluzione del quadro brevemente descritto, e pertanto non ritiene che ci siano oggi le condizioni per alcun accordo propedeutico ad una riorganizzazione degli uffici di Bologna che ormai molti Lavoratori vedono finalizzata specialmente alla creazione di posizioni dirigenziali più prestigiose.

 

p. RdB Cub Agenzie Fiscali Emilia Romagna, Vincenzo Capomolla