Entrate - FPS 2012: tagli … tagli … e ancora tagli ma … condivisi!

Roma -

Nella giornata del 23 giugno all’Agenzia delle Entrate è proseguito il confronto  sul salario accessorio dei lavoratori. In verità parlare di confronto forse è esagerato visto che ormai sono anni che l’amministrazione si presenta con la stessa bozza di accordo a cui ogni anno aggiunge qualche punto sempre più indigeribile per i lavoratori che  le altre organizzazioni sindacali si affrettano a firmare magari limandolo un pochino.

 

Con le nuove regole sulla costituzione dei fondi e con le interpretazioni della Ragioneria dello Stato, sempre particolarmente restrittive quando si tratta delle Agenzie Fiscali, si sono persi circa 28 milioni di euro nell’anno 2012 e si è innescato un meccanismo che porterà nei prossimi anni a tagli ancora più consistenti.

 

Per questo, secondo noi, non si sarebbe dovuto chiudere formalmente l’accordo sul Fondo ratificando di fatto i tagli, ma erogare le stesse somme a titolo di acconto. Ciò avrebbe consentito ai lavoratori di percepire rapidamente una parte del fondo 2012, senza rinunciare, però, a tenere aperta la partita sulle somme tagliate del fondo 2012, oltre a un segnale forte (da parte di tutti, Agenzia compresa,) sulla necessità di rivedere queste interpretazioni penalizzanti e porre il problema a partire dal prossimo appuntamento sulle Convenzioni. Né un acconto sul 2013 rende più digeribile il taglio subito nel 2012, perché non ci consente di recuperare alcunché dai tagli che già si delineano per quell’anno.

 

Ora le OO.SS che hanno firmato l’accordo si sbracceranno nei loro comunicati a dire che non c’era altro da fare, che è stato firmato “il miglior accordo possibile”, che in cambio hanno ottenuto un ulteriore acconto sul 2013: la realtà è che a forza di firmare “migliori accordi possibili” siamo arrivati ad un punto in cui si obbedisce agli ordini dell’Amministrazione e neppure ci sconvolge un po’ se gli unici importi che aumentano sono quelli delle posizioni organizzative e di responsabilità.

 

In questi anni, come abbiamo più volte denunciato, l’Agenzia delle Entrate ha proceduto a continue nomine di incarichi dirigenziali, posizioni organizzative, posizioni organizzative speciali (neppure previste dal CCNL) ed ogni tipo di incarico usando il metodo dell’investitura medioevale: nessuna regola certa se non il proprio insindacabile giudizio. Peccato che gran parte di queste figure vengano pagate con i soldi di tutti i lavoratori!!!!

 

E cosa dire del continuo accanimento verso i lavoratori dell’area servizi? L’accordo 2012 prevede di premiare maggiormente gli uffici impegnatisi nella diminuzione dei tempi di attesa agli sportelli, senza tener in alcun conto le difficoltà che in questi anni si sono create proprio a causa delle scelte sbagliate di un’amministrazione che non ha fatto alcun investimento in quel settore e che ha saputo solo chiudere uffici territoriali e aumentare gli orari di apertura degli sportelli.

 

C’è un solo punto positivo in quest’accordo, da noi sollecitato al tavolo: la tutela dei lavoratori che usufruiscono dei permessi previsti dall’art. 33 comma 6 della legge 104/92 che verranno retribuiti per i giorni di permesso usufruiti, proprio come avviene nelle altre amministrazioni da tempo.

 

Noi crediamo sia indispensabile cambiare profondamente le politiche salariali nel nostro settore, a partire dalle forme di finanziamento attualmente previste dalla Convenzione, per arrivare a garantire certezza e stabilità, nei tempi e negli importi, alle risorse del Fondo destinato ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e aprire al più presto una nuova stagione di progressioni economiche.