Entrate, incontro per l'accordo sul lavoro agile ordinario

Nazionale -

Un nulla di fatto rispetto al confronto sul lavoro agile, tema che è stato al centro del tavolo convocato dalla Direzione Centrale in data odierna.

Un capitolo importante, come l'ha definito oggi anche l'amministrazione, è stato illustrato solo nei principi generali, senza l’articolato documento su cui l'amministrazione intendeva avviare la trattativa fosse stato preventivamente recapitato alle parti sindacali.

Come USB abbiamo ribadito la necessità di una informativa preventiva, così come previsto dal contratto, che l'amministrazione ha assicurato di rispettare promettendo di inviarci il documento con congruo anticipo prima del prossimo incontro. 

Lo spirito della proposta intuita dalla presentazione lascia molti temi ancora aperti che non ci rassicurano.

Abbiamo evidenziato la necessità di elaborare un buon accordo, che venga incontro alle esigenze personali e familiari di lavoratori e di lavoratrici, ma anche un istituto che renda flessibile e quindi davvero appetibile, le forme di lavoro a distanza, anche per coloro che si accingono ad entrare in Agenzia facendo il confronto con le condizioni di lavoro offerte da altre Amministrazioni.

Eravamo pronti ad entrare nel merito con molte proposte puntuali sull’argomento, ma abbiamo preferito sottolineare l’evidenza che lo smartworking attualmente è agile solo quando lo utilizza l'Agenzia per le proprie necessità, ma è sempre rigido quando deve venire incontro alle esigenze del personale.

Abbiamo, invece, ricordato alcuni punti che traducono il senso della norma e che potrebbero facilmente rendere più agile il lavoro da remoto senza alcuna penalizzazione dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro:

  • l’opportunità di poter scegliere uno dei diversi profili orari previsti e non necessariamente soltanto 7 ore e 12 minuti al giorno;
  • la possibilità di fare giornate miste tra lavoro in presenza e lavoro a distanza;
  • un telelavoro più flessibile che possa prevedere più sedi di lavoro e/o periodi di smartworking;
  • la possibilità di andare in deroga all'accordo individuale per motivi personali imprevisti;
  • una contattabilità che non preveda necessariamente l’interazione sincrona e limitata in poche ore giornaliere;
  • prevedere che i permessi per allattamento siano confermati di due ore giornaliere e non dimezzati come sta attualmente applicando, vergognosamente, l’ Agenzia.

Tante altre sono le proposte di modifica già presentate da USB già approfondite nei precedenti comunicati.

Come USB crediamo che sia fondamentale rispondere alle esigenze di lavoratrici e lavoratori producendo un necessario benessere organizzativo utile anche all'intera organizzazione.

USB PI Agenzie Fiscali

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