Entrate, la vertenza sul taglio del salario accessorio: i fatti contro le menzogne e le falsità
USB si batte costantemente a tutto campo per non perdere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori anche nelle Agenzie Fiscali e ottenerne di nuovi.
Conoscete le nostre battaglie a tutto tondo sul salario, per aumenti contrattuali adeguati al costo della vita, ma anche contro i tagli ai fondi o le riduzioni dei rimborsi (parliamo dell’FRD ma anche quelli al Fondo di Previdenza MEF) o la non corresponsione dei buoni pasto durante lo smart working, il mancato rimborso delle spese sostenute in lavoro agile o il mancato adeguamento dei buoni pasto e dei rimborsi per le missioni, tutti temi che sono stati anche al centro dell’ultimo sciopero di Pubblico Impiego del 17 novembre.
Con la stessa determinazione ci battiamo per il benessere organizzativo, per un sistema che non scarichi sul personale i rischi professionali, contro carichi di lavoro massacranti che non permettono di svolgere con serenità e precisione il lavoro, con il rischio costante di incorrere in pesanti sanzioni disciplinari e ammende, e contro un sistema di valutazione perversa che, invece di premiare la collaborazione e il lavoro di squadra, mette in mano ai dirigenti uno strumento ricattatorio, iniquo e divisivo su cui non esiste nemmeno possibilità di una difesa terza e pochissimi riferimenti oggettivi.
Ma durante queste battaglie, che rinnoviamo in ogni occasione di confronto e nelle manifestazioni, capita anche di decidere di compiere percorsi unitari con le altre sigle, anche rinunciando a qualche specifica e storica richiesta, al fine di giungere a un risultato positivo per il personale.
Se leggete l’elenco sintetico delle nostre battaglie scoprite, infatti, che su molti argomenti, sindacati autonomi e confederali hanno fatto scelte diametralmente opposte alla nostra. C'è chi esalta la valutazione e sostiene che occorre solo spiegarla bene ai lavoratori, chi addirittura ha scritto che le risorse per i rinnovi contrattuali sono le migliori degli ultimi 15 anni, senza spiegare che l’inflazione è alle stelle e che abbiamo avuto un ignobile blocco contrattuale durato sette anni (dal 2009 al 2016).
Il 12 ottobre abbiamo intrapreso un percorso unitario con le altre OO.SS sui seguenti punti:
1) Lavoro agile: ottenere un orario limitato di contattabilità, flessibilità nelle giornate di smart working da poter svolgere anche su base plurimensile e non fissata in due giorni a settimana e nelle 9 giornate mensili, e almeno un rimborso per le spese sostenute.
2) Passaggi di fascia economica: scongiurare rettifiche dell’accordo già sottoscritto tra Agenzia e parti sindacali da parte della Funzione Pubblica e degli organi di controllo che fortunatamente si sono limitati solo a una piccola ed insignificante correzione e quindi è stato sottoscritto ed approvato in via definitiva il 21 novembre
3) Tagli FDR: recupero dei tagli al Fondo Risorse decentrate con riferimento al nostro salario accessorio che ogni anno paga la produttività degli anni passati.
Il 19 ottobre la CGIL ha chiesto di poter inserire, nel percorso unitario, anche la battaglia per le Posizioni Organizzative, proposta alla quale abbiamo risposto come Usb il 25 ottobre, insieme alla UIL, con una bozza di comunicato unitario sul quale nessuno si è espresso.
Insomma, massima disponibilità e collaborazione da parte nostra.
Invece, incredibilmente e inaspettatamente, il 6 novembre, senza che nessuno avesse contattato USB, parte una vertenza della CGIL, CISL, UIL UNSA e FLP sui tagli al FRD su cui ci eravamo resi già disponibili.
Non per questo abbiamo smesso di lottare o ci siamo sentiti isolati, però scopriamo che nelle assemblee del 15 novembre, si racconta il falso ovvero che USB si sarebbe sottratta al percorso unitario.
FLP, come sempre, si distingue in questa operazione di travisamento della realtà, riferendosi (udite, udite) ad un fatto di 5 anni fa, reinterpretato in modo falso e distorto, senza ricordare invece l’impegno unitario condiviso soltanto venti giorni prima.
Ci abbiamo tenuto con questa breve ricostruzione a riportare i fatti per come sono davvero avvenuti, al di là del ricorso a miseri espedienti adottati dalle altre organizzazioni sindacali che hanno come unico scopo, non quello di restituire una corretta narrazione dei fatti, ma di sminuire la credibilità di USB.
USB PI Agenzie Fiscali