Entrate Liguria, FPS2005: la corda e l'impiccato
Nella riunione al tavolo regionale di ieri (13 febbraio) sulla questione relativa alla divisione dei soldi tra i diversi uffici, è continuato il balletto tra Agenzia e tutti i sindacati (escluso noi che, come saprete, avevamo formulato una proposta diversa). Tutti, dichiarando finalità giuste e sacrosante, utilizzano, nei fatti, il salario accessorio per perseguire obiettivi classificatori e meritocratici…
Ma cosa c’è dietro l’angolo?
C’è un “memorandum” sul pubblico impiego, sottoscritto da Governo e CGIL-CISL-UIL, secondo cui la produttività individuale dovrebbe diventare il punto di snodo di un percorso che tenderà a subordinare ad essa tutto, dal salario accessorio, alla carriera, alla mobilità (volontaria?)… e non solo, c’è un contratto integrativo che, sembrava impossibile, aumenta le posizioni organizzative e/o di responsabilità a carico del fondo… a carico di tutti… un contratto integrativo che vara un meccanismo di classificazione delle attività, che sperimentiamo in Liguria, assieme ad Emilia Romagna e Abruzzo, che appare tanto l’individuazione di cosa può essere “privatizzato” o meno…
Oggi stanno approntando la forca con cui impiccare i lavoratori… se non ci sono ancora riusciti è perché sanno che ogni tentativo di classificazione unilaterale troverebbe l’opposizione, se non altro per dovere di bandiera, di tutti i sindacati.
Ma che succede se, come accade, sono proprio gli stessi sindacati (nella pia illusione di “governare i processi”)… o addirittura, come accadrà con la “rilevazione dei lavori” gli stessi lavoratori, a fornire (ovviamente aiutati ed indirizzati dai contenuti del Manuale della Qualità) gli elementi di classificazione?
Nella discussione sul salario accessorio riteniamo sbagliato, in questo quadro, appassionarsi nel discutere di produttività, di chi fa di più e di chi fa di meno, di disagio nel lavoro … non ci teniamo a partecipare al gioco “il piccolo manager”… assistiamo attoniti e ci chiediamo: quando la classificazione sarà condivisa chi potrà impedire all’Agenzia di utilizzarla senza limiti?
Non saremo noi quelli che forniscono la corda al boia…
Per un periodo, proprio per capire i meccanismi, abbiamo scelto di entrare nel merito, ora quanto abbiamo visto ha confermato la nostra idea che o si ribalta fino in fondo questa logica oppure i danni per i lavoratori saranno incalcolabili.
Questo è il senso della nostra proposta alternativa, sottoposta ai lavoratori per l’approvazione che, sebbene in pochi giorni e con un sistema che ai più è parsa una novità assoluta, ha ricevuto il consenso di un numero di colleghi ben più ampio dei nostri iscritti, un consenso che ci spinge a continuare su questa strada.