Entrate - Progressioni economiche: ora è tutto chiaro?
Graduatorie pubblicate, smascherato il bluff delle progressioni alle Entrate
Fatta la festa, gabbato lo Santo! Passate le elezioni RSU le graduatorie dei passaggi entro le aree sono state pubblicate. L’Agenzia le aveva "secretate", dietro le pressioni di chi avendo firmato quell’accordo, temeva di pagare dazio alle elezioni e malgrado la richiesta di pubblicazione fatta da USB e altri. Questo episodio è stato una vera presa in giro per tutti.
Ora sono evidenti i limiti di un accordo che USB non aveva firmato perché due lavoratori su tre erano esclusi dalle progressioni e perché i Direttori regionali grazie a quell'accordo hanno potuto concedere 1240 passaggi con criteri discrezionali e senza aver motivato queste scelte.
Quel pessimo accordo è stato firmato anche da chi dice di aver fatto un referendum vero fra gli iscritti. Nascondere le proprie responsabilità politiche dietro un referendum fra gli iscritti non è nostra abitudine, come non siamo abituati a denigrare le iniziative altrui. Forse dovevano chiedere a tutti i lavoratori, magari anche con un sondaggio d'opinione, cosa pensavano di quella schifezza. E non lasciamo ad altri nessuna primogenitura, dato che proprio quel sindacato commentò così la nostra proposta di una progressione economica per tutti:
Era marzo 2010 e la nostra proposta di una progressione economica per tutti veniva commentata così dalla FILP che evidentemente ha cambiato idea e oggi sembra essere in prima linea per l'allargamento dei posti. Bene, ma la smettessero di firmare accordi che vanno nella direzione opposta, se vogliono essere credibili con i fatti oltre che con le loro chiacchiere in grassetto!
USB ha chiesto di rendere note le motivazioni dell'inserimento in Prima Fascia (quella del 10%), ma ora è necessario individuare rapidamente ulteriori risorse per lo scorrimento delle graduatorie fino all’attribuzione di UNA PROGRESSIONE ECONOMICA A TUTTO IL PERSONALE. Un’occasione d'oro è stata persa pochi mesi fa, quando ancora una volta tutte le organizzazioni sindacali hanno firmato l’accordo sul FPS 2010 destinando ben cinque milioni di risorse stabili alle posizioni organizzative e agli incarichi di responsabilità.
Fra i firmatari dell'accordo sul FPS 2010 c'è anche chi dice di voler difendere l'accordo quadro per l'allargamento delle progressioni, ma si sa che fra lo scrivere e il fare c'è sempre di mezzo una bella firmetta magari posticipata. Noi invece CHIEDIAMO CHE LE POSIZIONI E GLI INCARICHI SIANO PAGATI CON I SOLDI DELL'AGENZIA e che tutte le risorse stabili siano impiegate per gli scorrimenti.
In tal modo, e recuperando risorse per altri 2000 scorrimenti dopo l’inquadramento dei vincitori del prossimo concorso per la III area, ci sarebbero risorse immediate per finanziare oltre 5000 passaggi per poi puntare dritti all’obiettivo di una progressione economica per tutti, che è ancora possibile. Ma le altre organizzazioni sindacali devono smetterla di firmare accordi che escludono la stragrande maggioranza del personale dalla retribuzione stabile e che lasciano i lavoratori in balia del salario accessorio. Poi magari i sindacati chiedono di ridurre i carichi di lavoro, ma ciò che va detto con chiarezza è che la firma di certi accordi è alla base del peggioramento delle condizioni di lavoro avvenuto in questi anni.
Ai lavoratori delle Entrate deve essere chiaro che nessuno regalerà loro niente. Noi metteremo in campo diverse iniziative e una raccolta nazionale di firme per l’allargamento degli sviluppi professionali, lanciata nelle settimane prima del voto. È in gioco il riconoscimento della professionalità e l'adeguamento delle retribuzioni ferme da anni per effetto del blocco dei contratti. Cosa accadrebbe se i lavoratori smettessero di assumersi responsabilità e oneri per cui vengono retribuiti meno dei loro colleghi?
L'Agenzia si vanta pubblicamente dei brillanti risultati raggiunti contro l’evasione fiscale ma sottovaluta pericolosamente i bisogni di migliaia di lavoratori sotto-inquadrati e sottopagati. Possibile che le uniche urgenze dell’amministrazione e dei sindacati siano solo la sanatoria degli incarichi dirigenziali, gli interpelli, le posizioni organizzative ecc.?
Va data dunque una risposta ai lavoratori a cui da anni non viene adeguatamente riconosciuto il diritto contrattuale agli sviluppi professionali. Le responsabilità e i carichi di lavoro sono aumentati costantemente, i rischi professionali anche, le retribuzioni no. È ormai evidente che il tema degli sviluppi professionali entro e tra le aree va affrontato con risposte e investimenti adeguati.
Ora c’è anche l'esclusione da una procedura che per contratto dovrebbe essere estesa a tutti e che invece con il consenso dei sindacati è stata trasformata in una rigida selezione, peggiore delle fasce di merito di Brunetta! USB non resterà a guardare, ma i lavoratori dovranno rendersi protagonisti di questa vertenza chiedendo ai sindacati di non firmare accordi che non vadano chiaramente nella direzione di un allargamento degli sviluppi professionali, entro e tra le aree.