Entrate - Revoche dei part time, fermiamo l'abuso di potere!

Cosa inserire nell'istanza per la concessione dei part time e come reagire all'abuso di potere

Roma -

Stanno scadendo i termini che alcune Direzioni regionali hanno dato ai titolari di contratti di part time revocati, per presentare le nuove istanze.

Consigliamo di inserire nella nuova istanza la formula:

 

"La presente istanza non costituisce accettazione della revoca unilaterale del contratto in essere. Mi riservo pertanto ogni diritto che dovesse scaturire dalla eventuale azione legale intrapresa a tutela dei propri diritti e contro la revoca unilaterale del proprio contratto di part time".

 

Inoltre suggeriamo di non rinunciare a chiedere la medesima articolazione del part time.

L'amministrazione non può sostenere che un certo part time è di per sé pregiudizievole né peggio ancora può revocare tutti i contratti (come ha fatto la Lombardia) con motivazioni “fotocopia”.

Se presentate una nuova istanza, potete chiedere la medesima articolazione, motivando la richiesta anche con il fatto che il vostro part time "non influisce negativamente sull'organizzazione dell'Ufficio"  e indicando circostanze specifiche (ad es. il basso numero di part time rispetto al totale dei lavoratori ecc.).

Questo per quanto riguarda gli aspetti "tecnico-legali"; della vicenda.

Vanno poi ribadite le considerazioni fatte una settimana fa, prima che nelle singole Regioni partisse l'operazione "revoche selvagge" anche in aperta dissonanza con le indicazioni date dal "centro".

USB contesta sul piano politico generale la norma contenuta nell'articolo 16 della legge n. 183/2010 (collegato-lavoro) perché nel nostro ordinamento vale la regola che una norma non può retroattivamente annullare un contratto in essere.

USB contesta altrettanto duramente la scelta fatta dall'Agenzia delle Entrate di avvalersi dell'articolo 16 trasformando i part time da diritto a concessione, dandogli durata massima biennale, mentre prima avevano durata minima biennale e non erano soggetti a scadenza. Altre amministrazioni non stanno toccando i vecchi part time.

USB contesta le revoche selvagge di tutti i part time in contrasto perfino con le indicazioni date dalla Direzione centrale. Tali scelte sono un abuso di potere e una  provocazione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Anche in caso di riconferma dei part time, ci sarà l'effetto immediato della trasformazione in contratti biennali, soggetti a periodica revisione (ricatto?).

USB chiede di aprire veri confronti.

USB chiede di sospendere tutte le revoche; di annullare le revoche dei  part time che l'amministrazione centrale non ritiene incompatibili; di annullare le revoche dei part time di cui sono titolari le lavoratrici e i lavoratori che accudiscono i figli in età prescolare e scolare a prescindere dalle esigenze di servizio; di annullare le revoche dei part time di cui sono titolari le lavoratrici e i lavoratori con problemi di salute o che accudiscono familiari con disabilità o malattia.

USB chiede di avviare un confronto per valutare nel merito le effettive esigenze di servizio, ufficio per ufficio e anche in base al numero di contratti esistenti in ciascun ufficio. L'Agenzia delle Entrate sta revocando i part time per esigenze di servizio e sta applicando nel frattempo la norma che consente di mandare in pensione forzatamente i lavoratori che hanno i quarant'anni di anzianità contributiva. Questa è una contraddizione enorme.

Settimana prossima USB darà vita a visibili iniziative, che faranno seguito alla nota che stiamo inviando alla Ministro per le Pari Opportunità.

Nel frattempo stiamo notificando all'Agenzia delle Entrate una diffida a dar seguito alle revoche già notificate e a quelle in corso di notifica.

Questa vertenza si vincerà se i lavoratori vorranno difendere fino in fondo i loro diritti, per non vederli comunque ridotti a mere concessioni biennali.

Se qualcuno di loro vorrà intraprendere un'azione giudiziaria, singolarmente o collettivamente, USB dà la piena disponibilità a stare al fianco di chi farà questa scelta e darà adeguato supporto legale.

Chi ha già subito la revoca, presenti un'istanza indicando le formule che abbiamo suggerito di inserire.

Continuate a scriverci in tanti, come già state facendo, alla casella norevoche@usb.it.