Entrate - Selezionare senza massacrare

Proposte e idee dell’USB per la realizzazione dei passaggi in III Area

Roma -

Quando la maggior parte delle altre organizzazioni sindacali erano impegnate a organizzare pseudo corsi di formazione per i candidati al concorso per la III area funzionale, in perfetta solitudine USB chiedeva lo sblocco della procedura, che giova ricordarlo è stata definita nell'estate del 2007, e la pubblicazione dei quesiti che sarebbero stati oggetto della prova d'esame.

Se il concorso pare prossimo allo sblocco (intanto facciamo presente che proprio oggi i 550 colleghi doganali vincitori vengono inquadrati in III area anche con effetto economico) la nostra richiesta di maggiore trasparenza sulla prova scritta non ha fin qui trovato la sufficiente convergenza sindacale: cioè eravamo e siamo ad oggi gli unici a farla.

Sempre su nostra richiesta, l'Agenzia ha pubblicato degli esempi, puramente indicativi, senza accompagnarli con l'indicazione del materiale didattico. Oggi quegli esempi destano grande preoccupazione e danno l'idea che la prova scritta possa vertere sull'intero scibile tributario. Perfino chi fin qui ha taciuto si accorge che per l'accesso alla III area funzionale sono richieste conoscenze in misura sproporzionata a quanto accade in altri casi.

Per esempio, la preparazione richiesta appare sproporzionata rispetto alle modalità con cui l'Agenzia delle entrate attribuisce gli incarichi dirigenziali. Se prove selettive devono esserci, c'è modo e modo di allestirle.

USB aveva avanzato la proposta di pubblicare un certo numero di quesiti, a risposta aperta, chiusa o socchiusa (diciamo cinquecento o mille) dai quali estrarre a sorte i quesiti della prova effettiva d'esame. Si tratta di un metodo efficace e ampiamente sperimentato, con cui si attribuiscono anche brevetti di volo, patenti di guida e, in altre amministrazioni... passaggi da un'area giuridica all'altra.

Si tratta di una modalità selettiva, oggettiva, trasparente, che garantisce anche parità di trattamento fra i candidati. Analoga soluzione è adottata da un'amministrazione che è parente stretta dell'Agenzia delle entrate e che con essa condivide la "proprietà" di Equitalia nonché diversi obiettivi strategici di contrasto all'evasione fiscale e contributiva. Ci riferiamo proprio all'INPS, dove le ultime procedure per il passaggio d'area giuridica sono state organizzate sulla base del metodo da noi proposto.

La nostra proposta può essere ancora valida e ben venga da questo punto di vista il sostegno di altre sigle, purché sia formalizzato in precise richieste e non lasciato alla demagogia di un comunicato elettorale. Torniamo a chiedere all'Agenzia delle entrate che si adotti un metodo più oggettivo, comunque selettivo per proporzionare lo sforzo necessario alla preparazione di una prova di per sé difficile, che a molti oggi appare impossibile. Accogliamo con favore le voci che si uniranno alla nostra, sapendo che c'è ancora tempo per aggiustare il tiro.

Si può essere selettivi, senza essere cattivi. Vale per gli incarichi dirigenziali, perché non deve valere per tutti?

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