Entrate - Siglato accordo su “acconto” produttività collettiva 2021. Ma sul resto le cose non vanno per niente bene …
È stata una riunione fiume quella che si è svolta il 1° febbraio.
All'ordine del giorno la trattazione di temi importanti:
- l'acconto produttività collettiva 2021,
- il confronto sulla mobilità nazionale
- corresponsione dei compensi accessori per le attività svolte in presenza per il 2020.
Sul primo punto si è giunti alla sottoscrizione di un accordo riproducendo, ai fini della corresponsione dell'acconto produttività collettiva, i medesimi parametri previsti nei precedenti accordi: parametro 100 per la I area, 158 per la II e 177 per la III.
Come già in occasione dei precedenti accordi, abbiamo evidenziato la necessità di alzare il parametro di riferimento previsto per la I area in modo da rendere più equilibrata e meno sperequativa la scala parametrale.
Ma nonostante tutto il tavolo sindacale convergesse su questa proposta, l'amministrazione ha opposto pretestuose argomentazioni. Siamo comunque riusciti ad inserire nell'accordo l'impegno a rivedere la scala parametrale per la distribuzione della produttività collettiva. Le somme saranno distribuite presumibilmente nel mese di maggio o di giugno
Fumata nera invece sia sulla mobilità che sui compensi da corrispondere per chi ha svolto attività in presenza nel 2020.
Sulla mobilità verifichiamo come ancora una volta l'atteggiamento dell'amministrazione sia stato quello di temporeggiare e prendere tempo.
Nonostante l'USB avesse formulato già mesi fa una proposta puntuale ed organica che tenesse conto anche delle profonde differenze tra i territori determinate da trasferimenti, pensionamenti, distacchi ecc al fine di addivenire ad una procedura di mobilità che non fosse la semplice fotocopia delle precedenti, ancora una volta abbiamo dovuto assistere ad un rinvio, in quanto l'amministrazione ha ritenuto di aggiornare il tavolo a 15 giorni dopo l'espletamento della prova concorsuale che si terrà l'8 febbraio.
Copione non dissimile per quanto concerne l'attuazione dell'accordo di programma del 16 luglio 2021 in merito alla corresponsione dei compensi accessori per le attività in presenza realizzate nel 2020.
Come è noto con l'accordo di luglio si era proceduto alla corresponsione dei ristori per le attività svolte in sw in base al comma 870 della legge 178 del 2020.
La trattazione odierna doveva completare il quadro ed abbiamo formulato una proposta semplice:
integrare le poche risorse (5,41 euro lorde per giornata lavorativa da remoto) corrisposte con i ristori, con una somma aggiuntiva in modo da arrivare ad una somma orientativamente pari alla mancata corresponsione del buono pasto;
remunerare con una somma pari al doppio tutto quel personale che con profondo disagio ha svolto nel 2020 attività in presenza garantendo il funzionamento degli uffici.
Sul primo punto non abbiamo trovato la convergenza del tavolo sindacale, mentre per quanto concerne la seconda questione l'amministrazione ha preso tempo per effettuare alcune verifiche e la discussione è aggiornata a lunedì.
Infine come USB abbiamo posto altre questioni: abbiamo chiesto, considerato il ritardo con il quale in questa fase perviene il provvedimento dell'ASL, che l'esonero dallo svolgimento dell'attività in presenza da parte dei dipendenti genitori di minori di quattordici anni, fosse accordato a seguito del provvedimento del dirigente scolastico e su questo l'amministrazione si è impegnata ad emanare una nota di chiarimento.
Egualmente l'amministrazione su nostra sollecitazione ci ha comunicato che interverrà con una indicazione alle strutture per recepire la proroga al 31 marzo disposta dalla norma per la concessione dei congedi Covid.
In merito alla vicenda legata al controllo del green pass all'utenza, dopo la nostra nota del 27 gennaio, abbiamo ribadito al tavolo di non scaricare tale attività sul personale e di svolgere tale controllo attraverso lettori automatici: su questo l'amministrazione ci ha assicurato che avrebbe fornito indicazioni più puntuali. In corso di riunione ha tuttavia confermato quanto da noi richiesto, ovvero il divieto di utilizzo degli smartphone personali dei dipendenti per il controllo del GP; inoltre tra le ipotesi per adesso ancora eventuali, quella di totem per la lettura automatica.
Incredibile, invece, l'atteggiamento assunto dall'amministrazione in merito alla nostra richiesta di prorogare la nota del Capo Divisione del 4 gennaio diretta a decongestionare al massimo le presenze in ufficio.
Recependo in toto la propaganda governativa che in questi giorni vuole trasmettere il messaggio secondo il quale la pandemia volgerebbe al termine (???), la Direttrice ha affermato che quella nota non sarà prorogata perché, udite, udite, negli ultimi giorni si sarebbe verificato una riduzione dei contagi del 3%!
Ci piacerebbe conoscere se e quale sia per i nostri vertici il livello di contagi accettabile, anche perché ognuno di noi può tranquillamente verificare dalle continue sanificazioni che coinvolgono gli uffici che, purtroppo, siamo ancora nel pieno dell'ennesima fase di recrudescenza dei contagi.
Ma al di là delle affermazioni che allegramente (e superficialmente) decretano la fine della pandemia, l'USB non farà sconti sulla tutela della salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Crediamo di averlo abbondantemente dimostrato in questi due lunghi anni.
USB Pubblico Impiego
Agenzie Fiscali