Entrate - Va.L.E. quando una sperimentazione diventa realtà

Nazionale -

A seguito dell’informativa sindacale del 17 ottobre, nella quale l’Amministrazione dichiarava che il Gruppo di Lavoro sulla Valutazione, al quale anche Usb ha partecipato, aveva riconosciuto, dopo due anni di lavoro “la sostanziale robustezza teorica e metodologica del sistema”, abbiamo immediatamente scritto all’Amministrazione chiedendo di fissare un incontro perché USB aveva sempre espresso un’opinione diametralmente opposta scongiurando l'avvio a regime di un sistema di valutazione iniquo e pericoloso.

Oggi 22 ottobre al tavolo sindacale abbiamo ribadito che il tavolo tecnico non ha apportato alcuna modifica tra quelle richieste da USB ma ha confermato solo un intervento di facciata tra l’altro peggiorativo, sull’incremento dei livelli di valutazione (come già scritto nel precedente comunicato).

Alcune delle nostre richieste di modifica, che sono le stesse formulate sin dall’avvio della sperimentazione, stanno facendo breccia in alcune organizzazioni sindacali visto che sono evidenti per quelle lavoratrici e lavoratori che la stanno subendo sulla loro pelle.

Ma il problema è che, se si riconosce che la sperimentazione ha confermato la robustezza teorica e metodologica del sistema, tale sperimentazione potrà essere utilizzata per pagare la produttività e per fare i passaggi di fascia economica senza bisogno di attendere un nuovo triennio per fare la media prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro e quindi sarà applicabile già a partire dal 2025. È evidente la gravità, da parte delle altre OOSS, di non aver reagito a tale dichiarazione dell'Amministrazione!

Noi non ci meravigliamo perché al tavolo sindacale abbiamo ascoltato di tutto:  la CISL che alla presentazione dei nuovi 9 livelli di valutazione del personale iniziava il suo intervento dicendo: “questo è un fiocco meraviglioso su un vestito già bello”, oppure la FLP che continua a ripetere ad ogni intervento che il sistema è valido ma è sbagliata la sua applicazione, dando così sponda facile all’amministrazione che è disposta a cambiare qualcosina di facciata ma senza cambiare la struttura del sistema che dopo il 31 dicembre 2024 diventerà definitivo.

Eppure, come dicevamo, alcune cose sono venute fuori nella riunione di oggi da parte anche delle altre sigle sindacali, come il fatto che 9 livelli di valutazione sono eccessivi, che gli obiettivi sui risultati dovrebbero essere condivisi e i cinque obiettivi comportamentali   limitati perché non tutti possono essere applicati, nonché estremamente arbitrari. Il tavolo ha riconosciuto che i monitoraggi intermedi praticamente non esistono, che la commissione che gestisce i reclami non funziona e che questo comporterà ricorsi al giudice del lavoro. Cioè, alcune delle cose che, come USB, avevamo già scritto nel dicembre 2021.

Il problema è che, se questo sistema sperimentale diventerà definitivo senza sostanziali modifiche chi lo spiegherà a lavoratrici e lavoratori che avrebbero dovuto fare ricorso che la sperimentazione di cui non si dovevano preoccupare d’un tratto diventerà realtà?

Noi siamo usciti dal tavolo indignati anche perché non si hanno ancora notizie certe sull’autorizzazione ad investire soldi dell’Amministrazione per ampliare i passaggi di Area di altri 660 posti. Giovedì 31 ottobre, giornata di sciopero nazionale di Pubblico Impiego, saremo sotto Palazzo Vidoni a Roma a manifestare anche per questo. E tu che farai il 31 ottobre?

USB PI Agenzie Fiscali