Lavoro agile in ADM

Roma -

Abbiamo letto stamattina una email della Direzione generale che dava istruzioni alle Direzioni centrali sulla applicazione graduale del Decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del 8 ottobre 2021, allargando la possibilità di proseguire il lavoro agile anche ai caregiver.

Erano alcune delle cose che avevamo chiesto nella riunione del 14 ottobre senza ottenere risposte da parte della Direzione del Personale (link).

Ancora una volta la Direzione generale e quella del personale giocano al poliziotto buono e a quello cattivo, con l’ultima che fa il lavoro “duro” e la prima che interviene ad ammorbidirlo. Era già successo con i buoni pasto, con le ferie arretrate e ora con la gestione della fase di rientro.

Questo inaccettabile comportamento, che si prefigge di rendere del tutto inutile il confronto sindacale, demandando al singolo intervento del “grande capo” la risoluzione delle problematiche, non fa che peggiorare lo stato delle relazioni sindacali nella nostra Agenzia e ingenera insicurezza e dubbi nei lavoratori.

In ogni caso, non riteniamo sufficiente nemmeno quest’ultima posizione degli Uffici Centrali: la situazione emergenziale non è finita, e un rientro in massa nei nostri uffici non consente il rispetto dei protocolli di sicurezza tuttora vigenti.

Poiché anche con questa nota non ci si pone affatto il problema del lavoro agile per chi non rientra nelle categorie dei fragili e dei caregiver, che è la principale misura per garantire il necessario distanziamento, pensiamo che su questo punto occorre che i dirigenti vengano sollecitati e costretti a motivare eventuali dinieghi alla prosecuzione del lavoro agile.

A tal proposito abbiamo predisposto l’allegato modello da utilizzare indirizzandolo al proprio dirigente, per richiedere la prosecuzione, almeno fino alla fine dell’emergenza, dello svolgimento della propria attività in modalità agile.

USB PI Agenzie Fiscali