LETTERA APERTA A CGIL-CISL e UIL
(per non dir del SALFI)
Ogni tre anni, in prossimità delle elezioni RSU, chiedete i tavoli separati… e, perlomeno nei nostri confronti, vi ha detto sempre male… in tre elezioni abbiamo raddoppiato i voti… ed i posti di lavoro dove abbiamo presentato le liste.
Questo è il vostro modo di fare campagna elettorale? Possibile che non imparate nulla? Perché non dite a noi e, soprattutto, ai lavoratori quali sono le vostre proposte vere? Perché la sensazione che abbiamo è che non esista una strategia per migliorare veramente le cose, ma solo azioni di rimessa per limare le scelte altrui, o peggio, per cercare di farle digerire ai lavoratori, soprattutto ora che avete il “governo amico”.
Confrontiamoci seriamente sul piano dei contenuti e non delle offese personali o del ridicolo tentativo di descriverci come interlocutori inaffidabili, come ormai ci pare siate ridotti a fare. Continuiamo a registrare il vostro imbarazzante (per voi) silenzio su questioni importanti per i lavoratori.
Ne ricordiamo alcune:
- Richiesta di un tavolo di confronto per modificare la norma del comma 165 (17.500 firme dei lavoratori), per evitare in futuro gli arbitri che abbiamo visto quest’anno;
- Indennità professionale e obiettivo istituzionale di area perché il nostro ordinamento prevede che nell’area tutti possano essere chiamati a fare lo stesso lavoro, perché tutti contribuiscono, anche con gli incarichi più “umili”, al raggiungimento degli obiettivi;
- Area unica di inquadramento per semplificare l’attuale sistema ordinamentale che oggi vede tutti, o quasi, fare lo stesso lavoro, con una forbice retributiva ingiustificata, e garantire a tutti una vera possibilità di carriera;
- Mutuo soccorso tra i lavoratori, che stiamo cercando di sperimentare in alcune regioni, per dimostrare a chi ci vorrebbe mettere uno contro l’altro, per trovarci più deboli in caso di tentativi di privatizzazione, che siamo uniti e solidali;
- Consultazione dei lavoratori… noi la pratichiamo, sia costruendo con loro la nostra piattaforma contrattuale, sia sottoponendo a referendum la nostra firma ai contratti…
Questo proponiamo noi. E proprio perché abbiamo la capacità ed il coraggio di fare proposte, ogni giorno vediamo rafforzarsi il rapporto di fiducia con i lavoratori… che sempre più ci leggono (il nostro sito, nonostante i beceri tentativi di censura della nostra posta, ormai non scende più sotto le due milioni e mezzo di pagine visionate al mese),… che sempre più si avvicinano alla nostra sigla, … che sempre più si iscrivono con noi…
Voi che proponete? I tavoli separati… dicendo che noi siamo aggressivi e non proponiamo nulla?
Come diceva Totò? …ma ci faccia il piacere!