Lombardia - Entrate, tra urla ed improperi, USB riapre, con riserva, le relazioni sindacali
Ieri mattina USB, sollecitata dalla Direzione Regionale, ha partecipato all'incontro convocato dalla Direzione Provinciale di Cremona avente all'ordine del giorno lo stato delle relazioni sindacali presso la stessa di DP.
Come precedentemente comunicato al personale abbiamo subito chiarito che la nostra presenza al tavolo e la ripresa delle trattative erano subordinate al fatto che vi fossero dei segnali di apertura da parte della Direzione.
Nel corso del nostro intervento siamo stati bruscamente interrotti da CGIL CISL e UIL che hanno contestato la nostra presenza al tavolo in quanto sigla non firmataria del CCNL.
Le stesse OO.SS. davanti alla decisione del Direttore Provinciale di continuare l'incontro con tutte le sigle presenti hanno deciso di abbandonare il tavolo. Il tutto accompagnato da insulti e improperi. Hanno poi minacciato di denunciare la DP di Cremona per comportamento antisindacale, ai sensi dell’Art. 28 legge 300/70. Il tutto soltanto perché la Direzione Provinciale ha deciso legittimamente di discutere di relazioni sindacali con uno dei sindacati maggiormente rappresentativi (che nella DP di Cremona, tra l’atro, è il primo sindacato sia come iscritti che come numero di voti ottenuti alle ultime elezioni RSU).
Ci chiediamo per quale motivo i Confederali, in presenza di un direttore che senza fornire la preventiva informativa ai sindacati emana circa 25 atti dispositivi in poco più di un anno (di fatto una riorganizzazione dell’ufficio) e un atto dispositivo restrittivo in termini di piano ferie, si ricordano soltanto adesso dell’esistenza dell’Art 28.
Nonostante le grottesche comparsate di chi in assenza di validi argomenti preferisce sottrarsi al confronto con futili pretesti, USB ha portato avanti con fatica il tentativo di ricomposizione con la Direzione Provinciale.
Davanti alle aperture manifestate dalla Direzione Provinciale (in tema di piano ferie, assegnazioni di personale e rapporti sindacali) abbiamo deciso con molta fatica di riavviare, con riserva, le relazioni sindacali.
Abbiamo ricordato al Direttore Provinciale che la legge prevede che il rapporto tra Dirigenza e Delegati Sindacali è paritario e che in tema di relazioni sindacali non si possono utilizzare le sanzioni disciplinari previste dal d.lgs. 165/2001, invitando comunque la Direzione Provinciale ad astenersi dall’effettuare convocazioni non ufficiali dei Delegati Sindacali e a non interferire nell’attività della RSU.
Abbiamo chiesto ed ottenuto che venga fornita l’informativa preventiva su ogni atto dispositivo di assegnazione di personale, ed abbiamo chiesto altresì di accogliere le istanze di tutti i colleghi penalizzati dalla recente riorganizzazione dell’ufficio. Sul punto ci è stato garantito che queste posizioni saranno valutate con spirito collaborativo all’arrivo dei nuovi funzionari, previsto nel secondo semestre del prossimo anno.
Sul piano ferie abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che si tratta di un piano ferie con finalità soltanto programmatiche, non vincolante, che può essere rivisto in qualsiasi momento a domanda del dipendente. Abbiamo chiesto, infine, di essere convocati per discutere un protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali. Adesso alle parole devono seguire i fatti.
Agli impegni presi al tavolo devono seguire comportamenti coerenti con la disponibilità manifestata di aprire una nuova stagione di relazioni con le Lavoratrici ed i Lavoratori della Direzione Provinciale di Cremona e con le Organizzazioni Sindacali che li rappresentano, comportamenti che vadano nel senso di creare nei corridoi della DP un clima completamente diverso da quello che si è registrato negli ultimi mesi.
Sperando che la nostra apertura di credito nei confronti della Direzione Provinciale non sia destinata a chiudersi in tempi brevi, chiediamo comunque a tutti i Lavoratori e le Lavoratrici della Dp di Cremona di segnalarci qualsiasi comportamento del Direttore Provinciale che vada nella direzione contraria a quella da noi auspicata.