Marche - Entrate, prerichiamate ... Se telefonando ...
Dopo un anno vissuto pericolosamente (parafrasando un vecchio film), tra difficoltà operative causate dai malfunzionamenti informatici, dai computer obsoleti e soprattutto da carichi di lavoro non adeguati, abbiamo appreso l’altra novità degli appuntamenti a distanza: oltre a quelli telefonici e le videotelefonate, sperimentate da qualche anno, possiamo dire che, almeno per ora, questo potrebbe essere definito l'anno delle prechiamate!
Spieghiamo meglio: da quest'anno l'ultima trovata è quella dell’obbiettivo di effettuare in prechiamata telefonica almeno il 15% degli appuntamenti prenotati in presenza; ovvero bisogna chiamare, o prechiamare se preferite, i contribuenti che hanno prenotato un appuntamento presso l'Ufficio in presenza per capire se si possa evitare loro di venire (perché per esempio hanno bisogno solo di un informazione e quindi fornendogliela telefonicamente gli si evita la scomodità di venire lì fisicamente). Oppure per fornirgli un’informazione ulteriore e facilitargli, una volta venuto in presenza, l'espletamento della pratica.
Insomma parafrasando una strofa della famosa canzone cantata da Mina, se telefonando potessi dirgli addio, ti chiamerei...
Con tutte le problematiche che ne derivano in termini di moltiplicazione dei canali di accesso e appesantimento dei carichi di lavoro e sulle ricadute in termini di benessere organizzativo; con il concreto rischio che la retorica sulla tecnologia vicino al cittadino possa tradursi da opportunità a copertura per nuove chiusure di Uffici sul territorio.
Insomma una vita al telefono... ma non basta! Dal 24 marzo, come se non bastasse, ci aspetta la nuova sperimentazione di SERPICO, che diventa realtà, su tutto il territorio nazionale…. e che appesantirà ancora di più la nostra vita lavorativa (ma questo argomento lo rinviamo ad un prossimo comunicato)
Quindi Che fare?
La ricetta non è semplice, lo ribadiamo ancora una volta. E non ci stanchiamo mai di ripeterlo!
Noi conosciamo una sola strada, l’unica che nei decenni ha portato non solo a bloccare lo sfruttamento, ma ad invertire la tendenza e a recuperare diritti.
La strada maestra è quella di rendersi protagonisti di un sano “conflitto sindacale” e un sano “egoismo solidaristico” e rigettare tutte le logiche che ci mettono uno contro l’altro; sostenere il nostro sindacato partecipando alle iniziative di lotta; rifiutare accordi che dividono e cercare accordi che uniscono.
Senza l'attenzione dei Lavoratori, senza la loro partecipazione, senza il loro contributo critico, non sarà possibile invertire la tendenza che vede le scelte calarsi dall’alto nei posti di lavoro.
USB Pubblico Impiego
Agenzie Fiscali – Marche