Marche - Entrate, Ser.P.I.Co, non ci resta che piangere

Ancona -

Nell’apprendere la notizia delle nuove regole per utilizzare la procedura SERPICO, ci è tornata in mente la celebre scena del film “Non ci resta che piangere” con il mitico duo Roberto Benigni e Massimo Troisi mentre si trovavano ad attraversare un confine della campagna rinascimentale alle prese con il gabelliere di turno che gli continuava a domandare Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate?  Un Fiorino!” ad ogni minimo movimento alla dogana che faceva il simpatico Troisi.

Così come, nello spassoso film, ambientato nell’anno domini 1400 circa, la tassa di ingresso, era un modo per far ingrassare le casse dei Comuni, così oggi, nell’anno domini 2025, al posto di questa usanza, l’Agenzia delle Entrate utilizza una nuova gabella nei confronti dei propri dipendenti, per varcare la “soglia” di Serpico…

Così come succedeva ai due protagonisti che una volta, passati gli cadeva il sacco, e venivano richiamati e bloccati, e costretti a pagare un altro fiorino, così dovremo, ogni volta che utilizzeremo Serpico per svolgere il nostro lavoro, ripetere una serie di operazioni, prive di buon senso e pragmatismo che aumenteranno i tempi di lavorazione della maggior parte delle pratiche a fronte di obiettivi determinati da carichi di lavoro sempre più insostenibili.

Ma ad un certo punto, il grande Troisi, esasperato da tanta burocrazia, si lascia scappare un sonoro: ma vaffa……

USB Pubblico Impiego

Agenzie Fiscali – Marche