Entrate - Sperimentazione Serpico: lotta all'evasione o lotta al personale?
Alla fine, la nota relativa al termine della sperimentazione sull'accesso alle banche dati, commentata negativamente dal personale già dai tempi del suo primo annuncio, è arrivata.
Con una disposizione della Direzione Centrale del 27 febbraio, l'Agenzia ci informa che, per poter procedere con le lavorazioni, a partire dal prossimo 24 marzo, tutti gli operatori dovranno inserire apposite motivazioni di servizio per accedere alla banca dati Serpico. Nella medesima nota l'Amministrazione sottolinea l'importanza della protezione dei dati e si "premura" di ricordare ai propri dipendenti delle responsabilità disciplinari e penali che possono derivare dall’accesso abusivo ai sistemi informatici.
Come sempre le comunicazioni dell'Agenzia, nella loro unilateralità, eludono alcuni problemi principali. Ma andiamo per ordine.
PROBLEMA DI METODO: fin dall'inizio della sperimentazione l'Agenzia ha scelto la strada di non confrontarsi con le rappresentanze sindacali, su un argomento che, secondo noi, ricade tra i temi oggetto di confronto secondo il CCNL (Tecnologia e Innovazione). Una sperimentazione nata da una nota unilaterale della scorsa estate e mai seguita da una vera discussione, nonostante vi sia stata la richiesta di un incontro sul tema e mai accompagnata da report sugli esiti della stessa.
Ma perché tanta opacità? e perché eludere il confronto con le OO.SS.? Con un confronto vero e trasparente le OO.SS. avrebbero sicuramente dato il loro apporto costruttivo all'argomento.
SITUAZIONE DEGLI UFFICI: una prima risposta alle nostre domande retoriche la troviamo nella difficoltà giornaliera che Lavoratrici e Lavoratori affrontano per poter operare su applicativi e software in dotazione. Un problema già posto più volte da USB all'Agenzia, la quale, incapace di risolverlo, ha tuttavia sempre rifiutato di rivedere i carichi di lavoro in rapporto alle reali capacità operative degli uffici. E in tal contesto appare chiaro che l'implementazione dei passaggi per l’accesso a Serpico appesantirà ulteriormente l'attività lavorativa, aggravando il carico del personale.
PRIVACY E RUOLO DELL’AUDIT INTERNO: come specificato in premessa l'Agenzia intende tutelare un bene importante quali i dati sensibili, e a tal fine ammonisce i propri dipendenti. Inutile dire che, come USB, abbiamo sempre sostenuto quegli strumenti volti a prevenire in concreto malversazioni e fenomeni corruttivi. In questi anni abbiamo tuttavia assistito a un proliferare di controlli audit, a un'ipertrofica produzione di sanzioni disciplinari volte a punire infrazioni bagattellari, di poco conto, che nulla avevano a che vedere con la lotta a fenomeni distorsivi gravi. Un controllo interno pervasivo e che gira a vuoto, mosso da scarsa fiducia nei propri dipendenti, che non coglie il bersaglio vero e che, come unico risultato, ha portato a un intasamento delle commissioni disciplinari.
Un'Amministrazione che si accanisce sulle dichiarazioni di incompatibilità dei dipendenti, sull'accesso alle banche dati, ma che nella nota del 27 febbraio dimentica di citare l'ultimo scandalo riguardante le banche dati, che ha recentemente visto coinvolti i vertici di SOGEI.
Insomma, ciascuno ha le proprie priorità evidentemente. Si dovrà però scegliere, crediamo, se contrastare davvero evasione fiscale e corruzione o limitarsi ad importunare lavoratrici e lavoratori.
USB PI Agenzie Fiscali