Optanti Demanio: ormai è troppo tardi!

Roma -

In questi giorni ci stanno arrivando numerose e-mail di Lavoratori optanti del Demanio che lamentano discriminazioni sui più svariati argomenti che vanno dalla progressione di carriera all’attribuzione dei fondi del “comma 165”.

 

In tutte le rimostranze è corrente il tradimento da parte di tutte le organizzazioni sindacali.

 

Non ci sentiamo assolutamente coinvolti in quanto noi delle RdB abbiamo cercato con tutte le nostre forze e con continuità di opporci, prima al processo di privatizzazione dell’Agenzia del Demanio e poi al metodo adottato per le opzioni del personale. Lo abbiamo fatto chiamando i Lavoratori alla lotta! I nostri appelli purtroppo sono rimasti inascoltati e ci siamo trovati soli (o quasi) contro tutti.

 

E' chiaro che in questo modo è stato impossibile fare attecchire le nostre proposte, è stato impossibile rimettere in discussione un accordo che come abbiamo più volte gridato avrebbe tutelato troppo pochi a fronte di una scelta che il personale subiva: la privatizzazione del Demanio.

 

L’azione sindacale, per ottenere risultati, non può prescindere dal supporto di Lavoratrici e Lavoratori. Erano necessarie le adesioni formali al sindacato che si era opposto da anni alla privatizzazione del Demanio: le iscrizioni.

 

Questo non è avvenuto. Non vi siete iscritti. La nostra controparte ci ha detto che la nostra idea non rappresentava nessuno e che il personale si sentiva rappresentato dalle sigle sindacali a cui era iscritto e che avevano sottoscritto l’accordo sulla mobilità.

 

Nonostante tutto questo abbiamo espresso la nostra disponibilità a organizzare assemblee, raccolte di firme, scioperi, presìdi finalizzati a rimettere in discussione gli accordi già firmati.

 

Vi avevamo chiesto fiducia, vi avevamo chiesto di darci forza con le vostre iscrizioni che ci erano indispensabili per opporci alla svendita dei Lavoratori.

 

Non abbiamo potuto neppure provarci. Per questo oggi rimandiamo tutte le lamentele al mittente.

 

Il massimo che oggi siamo in grado di fare è tutelare quei Lavoratori, transitati alle Agenzie Fiscali in data successiva alle varie progressioni economiche, perché i fondi del Demanio garantiscano anche a loro quanto avuto dal personale delle altre Agenzie Fiscali.