Piemonte - Entrate, attività esterna, incertezze a livello locale e ricadute per i lavoratori
Con comunicato dello scorso 21 dicembre aprimmo il dibattito nazionale in merito alla nota della Direzione Centrale Accertamento del 06/12, relativa alle modalità di consuntivazione dell'attività esterna mediante l'applicativo M.U.V.
Con quel comunicato condividemmo le preoccupazioni dei lavoratori per le implicazioni negative che la Direttiva avrebbe comportato.
Con l'inizio dell'anno, tuttavia, e con la ripresa dell'attività istituzionale esterna la Nota del 06/12 sembra aver creato incertezza anche presso i livelli locali dell'amministrazione stessa.
Le direzioni provinciali stanno dando indicazioni (informali) ai colleghi non solo sulle modalità di inserimento dell'attività a M.U.V., ma anche sulle modalità di redazione dei verbali giornalieri.
Su tale aspetto bisogna distinguere una verbalizzazione ad uso interno, destinata alla consuntivazione del lavoro e ad eventuale futura incentivazione in caso di chiarimenti di carattere nazionale; ed una verbalizzazione destinata all'esterno, dove i colleghi dovranno indicare gli orari di ingresso e uscita dalle attività controllate, evidenziando anche gli orari di pausa pranzo o interruzione.
Sin qui sembrerebbe tutto chiaro, ma è proprio l’informalità adottata dall'amministrazione che ci ha fatto sorgere qualche dubbio in merito ad ulteriori ricadute negative che potrebbero esserci per i lavoratori.
Ma veniamo al punto: nel corso di incontri sindacali locali abbiamo appreso che la verbalizzazione (nel pv giornaliero destinato alla parte) di una pausa superiore alla mezz'ora canonica potrebbe comportare problemi per il completamento dell'orario giornaliero. Pertanto in quei casi in cui le aziende controllate effettuano pause lunghe o turni spezzati, e dove i verificatori sono tenuti a uscire dalle attività interrompendo le operazioni di verifica (e quindi questi momenti non possono essere intesi come pausa pranzo), questi ultimi potrebbero trovarsi a dover recuperare in ufficio ore di lavoro.
Sebbene l'amministrazione stessa non sappia rispondere con chiarezza su tale punto, questa è per lo meno una delle eventualità che abbiamo appreso si stia paventando al suo interno.
Abbiamo sinora utilizzato il condizionale su alcune eventualità poiché la nota del 06/12, unitamente all'assenza di indicazioni operative chiare a livello locale, ha aperto scenari di grande incertezza per la consuntivazione dell'attività esterna. Ci si trova difatti in una fase in cui l'amministrazione sta tutelando se stessa a scapito dei lavoratori, non solo interpretando in modo restrittivo la nota del 06/12 ma cavillando sulle ulteriori conseguenze che ciò potrebbe comportare.
Riteniamo che in attesa di chiarimenti di carattere nazionale su tutta la vicenda, a livello locale l'amministrazione dovrebbe, per trasparenza e responsabilità, dare indicazioni operative certe e portare a conoscenza i lavoratori di tutti i possibili aspetti connessi alla questione della consuntivazione.
Il prossimo incontro sindacale sarà il 30/01 in DP1 a Torino, e lì porteremo le nostre posizioni.
Vi terremo aggiornati.