PROGRESSIONI ECONOMICHE: TUTTO FERMO!
L’Agenzia delle Entrate mette sul piatto solo 14 milioni dei 25 disponibili
Il Contratto Nazionale di Lavoro delle Agenzie Fiscali prevede che le risorse fisse e ricorrenti vengano destinate alle progressioni economiche, diversamente non prevede che posizioni organizzative ed incarichi di responsabilità siano pagate con tali risorse.
In questo decennio la nostra Amministrazione, anche a seguito del contratto integrativo firmato da tutte le OO.SS. eccetto USB, ha destinato 10.600.000 euro per pagare gli art. 17 e 18 utilizzando risorse fisse e ricorrenti e, quindi, scippando di fatto queste risorse allo scopo cui il CCNL le aveva destinate (sviluppi economici)
Siamo tornati alla trattativa del 29 novembre con le idee ben chiare: avremmo richiesto per l’ennesima volta che queste posizioni venissero almeno pagate con i fondi variabili, se non con quelli dell’Agenzia.
Sarebbe stata importante un’apertura dell’Agenzia che, invece, si è limitata a dichiarare che in questo momento non è possibile strapazzare l’organizzazione (ma non l'hanno strapazzata loro in questi anni?) e che al massimo si poteva impegnare a non incrementare la spesa per Posizioni Organizzative e di responsabilità. Bontà loro...
L’Agenzia ha quindi proposto un unico protocollo di intesa in cui, da una parte si confermavano le risorse destinate a posizioni organizzative e di responsabilità e, dall’altra, ci si impegnava a sottoscrivere a gennaio 2017 un accordo stralcio sui passaggi economici in conto 2017, e non dal 2016 come da sempre richiesto da USB, per un totale di 14 milioni di euro corrispondenti a circa 9000 progressioni economiche.
Abbiamo considerato questa proposta inaccettabile e, per l’ennesima volta, abbiamo chiesto la costituzione del fondo 2016, perché senza sapere precisamente come vengono impiegate le risorse è impossibile avviare una trattativa seria .
PENSAVAMO PIOVESSE INVECE DILUVIAVA!!!!
Infatti non ci è stato fornito il prospetto scritto della costituzione del fondo, ma l’amministrazione, incalzata da USB, è stata costretta a dichiarare che le somme ancora disponibili nel fondo 2016 per i passaggi economici ammontano a circa 25 milioni di euro, senza considerare i quasi 11 milioni destinati agli articoli 17 e 18 del CCNI.
A quel punto c’è stato un coro di NO, seppur con molti distinguo, da parte delle organizzazioni sindacali. Per l’USB è necessario destinare i 25 milioni disponibili ai passaggi, onde consentire l'individuazione di almeno 18.000 passaggi economici contro i 9.000 proposti dall'amministrazione.
E ribadiamo ancora che ci sono sempre gli altri 11 milioni destinati alle posizioni di cui agli articoli 17 e 18 del CCNI che potrebbero essere pagate con risorse variabili.
L' USB considera inaccettabile che ciò non avvenga solo perché la Ragioneria interpreta il contratto a modo suo.
E’ chiaro che la questione è politica, è chiaro che non si vogliono destinare alle progressioni che poche risorse per non far passare una parte considerevole del personale.
E’ arrivato il momento che i lavoratori riprendano in mano il proprio futuro, che ritornino ad essere protagonisti.
Nel 2006 dopo la raccolta di firme sulle progressioni organizzata da USB e dopo uno stato di agitazione “vero” del personale, siamo riusciti ad avviare un ciclo di passaggi che ha interessato TUTTI i lavoratori.
Ripartiamo da lì: se vogliamo questo è possibile.!
Daremo il via ad uno stato di agitazione attraverso un ciclo di assemblee che non si esaurirà in pochi giorni, anche perché la maggior parte dei lavoratori ha terminato le ore di assemblea, ma che deve guardare lontano continuando nei prossimi mesi ed intrecciandosi con le nostre proposte contrattuali.
Dobbiamo recuperare quella spinta propulsiva che ci ha portato ad avanzamenti notevoli nel decennio passato.
Insieme è possibile, costruiamo una piattaforma che preveda un ciclo virtuoso di progressioni che porti tutto il personale a beneficiarne nel giro di qualche anno.
NOI CI SIAMO E TU?