Pugno duro con i lavoratori!
Sarete forse al corrente di procedimenti disciplinari avviati dalla Dre per alcune mail non istituzionali inviate da alcuni lavoratori degli uffici della regione utilizzando la casella di posta elettronica dell’Agenzia.
L’accusa è avere utlizzato la mail per comunicare con altri colleghi con messaggi di contenuto non istituzionale, utilizzando così i mezzi dell’Agenzia per finalità non lavorative.
Nonostante il recentissimo pronunciamento in materia del Garante, non vogliamo discutere, almeno in questa sede, sulla tutela della privacy, delle garanzie dello Statuto dei Lavoratori o della legittimità delle contestazioni. Ma della sorprendente misura delle sanzioni comminate.
E’ possibile sanzionare addirittura con la sospensione dal lavoro chi ha utilizzato la posta elettronica per comunicare con colleghi contenuti non istituzionali?
Per chiarezza, è bene ricordare come la sospensione dal lavoro costituisca la tipologia sanzionatoria più grave IMMEDIATAMENTE PRIMA DEL LICENZIAMENTO. Avete capito bene... E, dando una scorsa ai bandi per le progressioni giuridiche/economiche, si capisce come tale sanzione causi addirittura l’ esclusione e la perdita temporanea della possibilità di carriera.
Non ci avrebbe scandalizzato di certo una sanzione lieve e misurata. E’ appena il caso di ricordare come la gestione e l’invio di una mail richiedano solo qualche secondo di tempo, e come tutto avvenga senza alcun aggravio di costo per il datore di lavoro.
Ed invece, a quanto pare, ancora una volta non si perde mai l’occasione di colpire ed
usare il pugno duro con i lavoratori.
E, ci scuseranno, ultima cosa: possiamo chiedere anche a coloro che hanno appena scagliato la pietra e comminato le sanzioni: mai una mail, una telefonata o simili a fini non istituzionali?