Sicilia – ADM, basta favori all’Amministrazione: è ora di dare il giusto ai lavoratori della SOT Fontanarossa

Catania -

Come sanno anche i muri, è nota la criticità dei turni lavorativi presso la Sot Fontanarossa, un turno che nega il giusto riposo e viola il ritmo veglia - sonno e che ad oggi ha portato a danni qualitativi e fisiologici della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, che non verranno mai ripagati da alcun tipo di indennità o beneficio contributivo, perché per noi la salute, individuale e collettiva, non ha prezzo.

Ha portato d’altra parte anche ad un conto assai salato da pagare per il mancato riconoscimento dei buoni pasto pregressi e parte di quelli attuali.

Probabilmente le responsabilità rimbalzeranno a destra e sinistra, ma quello che secondo noi risulta inevitabile è la necessità di smettere di garantire un servizio istituzionale che danneggia la salute dei lavoratori e ad un costo irrisorio per l’Amministrazione.

Quello che in questi anni si è verificato è, a nostro modo di vedere, una monetizzazione del rischio, un trionfo degli spiccioli dello straordinario sul diritto, sulla salute e sulla sicurezza, purtroppo, avallato da alcuni sindacati e lavoratori.

A fronte di un costo irrisorio per l’Amministrazione (4 ore la settimana di straordinario) si è continuato per anni a fare finta che tutto andasse bene, nonostante una carenza di personale ormai diventata cronica, per non dire davvero intollerabile  e nonostante il mancato riconoscimento in toto del buono pasto per turni in presenza effettivi di otto ore.

L’Amministrazione ha aperto gli occhi solo quando USB, e fino a questo momento solo USB, contro la quale si levano le critiche dei sindacalisti che per anni hanno avallato la situazione di illegalità, ha proposto una mediazione all’amministrazione sul recupero buoni pasto a colpi di decreti ingiuntivi ricevendo come risposta la non legittimità della proposta.

A seguito di tale affermazione per tutta risposta abbiamo chiamato l’amministrazione alle proprie responsabilità su turni illegittimi per legge e non per mero capriccio o  interpretazione di qualcuno. Sia chiaro, la faccenda è ancora aperta e USB si sta ancora muovendo tramite i propri legali perché, se il danno c’è, è giusto che l’Amministrazione paghi e siamo disposti a dare il giusto supporto a chiunque lo richieda.

Solo dopo tutte queste denunce si è giunti ad una convocazione su un nuovo e legittimo orario alla SOT Fontanarossa.

Sicuramente le aspettative erano alte e puntualmente disattese da una amministrazione che convoca, espone la sua proposta ma rinvia il confronto senza verbalizzare nessuna delle richieste urgenti che già oggi, alla vigilia di un’estate col botto dei turisti a Catania, si rendono indispensabili per il benessere organizzativo del personale turnista della SOT e per la garanzia di un servizio dignitoso.

Ci riferiamo, in particolare*:

  1. all’utilizzo degli istituti per la reperibilità in caso di assenza di personale per coprire le turnazioni;
  2. alla rotazione  anche del settore merci il sabato e i festivi;
  3. alla richiesta di potenziamento organico per tutto l’UD tramite emanazione di bandi di interpello regionali/ nazionali

Non solo. Durante l’incontro abbiamo chiaramente detto che carta deve cantare e che le carenze di organico devono emergere dalla necessità di requisiti dimensionali minimi per la formazione delle squadre.

Durante l’incontro, è stata informalmente esposta  la proposta della parte pubblica e come USB abbiamo subito espresso le nostre osservazioni, inspiegabilmente non recepite in un regolare verbale di confronto.

Si tratta di una proposta, che vi alleghiamo al comunicato, che sana esclusivamente il riposo dei lavoratori ma che non ha per niente una visione operativa della Sot

Nel pomeriggio del 26 è arrivata l’informativa della Direttrice e USB ha immediatamente chiesto l’attivazione del confronto.

Qui di seguito le nostre proposte, che si aggiungono a quelle urgenti* già elencate  sopra:

  1. Flessibilità di mezzora ingresso e in uscita per il cambio turno per non lasciare le postazioni sguarnite (come d’altronde previsto in altri aeroporti).  Sul punto le esigenze di servizio concernono, a mero titolo esemplificativo: richieste tax free, timbrature memorandum carburante aeroplani, verbalizzazioni;  
  2. Riconoscimento del tempo vestizione, stante l’obbligo di utilizzo della divisa per “il personale di ADM impiegato presso il servizio internazionale viaggiatori di porti, aeroporti e valichi di frontiera (....)";
  3. Riconoscimento per rotazione dello straordinario a tutti i lavoratori;
  4. Requisito dimensionale minimo delle squadre (4);
  5. Spostamento di un’ora e mezza per compatibilità con raggiungimento posto di lavoro.

Al di là del dato numerico, orario e giuridico, va in questa sede ricordato che vige ancora un accordo sindacale del 2008 (che alleghiamo), dove veniva individuato il numero di 18 unità all’Ufficio Controlli a fronte di 6 milioni di passeggeri e 2 unità all’Ufficio merci a fronte di 8800 tonnellate di merci con turni dal lunedì al sabato.

Oggi assistiamo, con dati asso aeroporti alla mano, ad un ufficio controlli con 14 unità e 10 milioni di passeggeri ed un merci con 4 unità e 9000 ton di merci presente solo dal lunedì al venerdi la cui operatività del sabato (mai cessata definitivamente) ricade sull’ufficio controlli.

A corredo di tutto ciò USB insiste, e solo lei, sulla rotazione del personale aeroporto in virtù di una nota di sintesi vincolante per la stessa amministrazione che non vuole rispettare, che fa finta di dimenticare e mette ai margini  numerosi colleghi che chiedono giustamente, come hanno chiesto tutti quelli presenti attualmente alla Sot,  di poter prestare servizio in aeroporto in virtù dei principi di rotazione, parità di trattamento e chi più ne ha più ne metta.

Ed è proprio a margine e non propriamente a margine di queste tematiche che è emersa una scandalosa quanto tardiva attività di audit centrale che ormai coinvolge l’ufficio da quasi un anno e che sembra non voglia aver fine.

Non è accettabile che solo adesso si ponga il focus su attività vecchie di quasi dieci anni, quando molti colleghi ormai in pensione non possono neanche difendersi e quando tanti dirigenti sono transitati e a dir loro hanno sempre ottemperato a tutto, per poi indagare su presunte gravi negligenze non da uno o due colleghi ma da tanti.

Su questa vicenda, vogliamo dire chiaramente che nessuna responsabilità organizzativa e nessuna culpa in vigilando (attività per la quale i dirigenti e i responsabili sono lautamente retribuiti) deve ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori.

Il tutto in un’Ufficio dove da sempre denunciamo la discrasia tra gli atti formali e lo stato di fatto reale, la mancanza di atti dispositivi chiari, attività che si svolgono in assenza di ordini di servizio o su ordine meramenti verbali.

Non solo. Durante l’incontro USB ha denunciato l’anomalia organizzativa della  situazione all’URP di Catania e che a breve sarà oggetto di formale nota all’Amministrazione

Insomma, come abbiamo avuto modo di dire all’incontro: evitiamo di creare le premesse per futuri AUDIT. La prima e unica responsabile della sua organizzazione è l’Amministrazione che ha già dimostrato, con la vicenda buoni pasto in aeroporto, che l’abnegazione e la professionalità di chi tiene in piedi servizi essenziali con un organico all’osso è tutt’altro che ricambiata

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia