Sicilia- Entrate, alla DP di Catania non ci n’è stress!

Catania -

Si è svolta lo scorso 1 dicembre la riunione sindacale alla DP di Catania: all’ordine del giorno i carichi di lavoro e la presentazione della rilevazione dello stress da lavoro correlato fatta dalla DP.

Una riunione molto attesa, che prendeva le mosse da una richiesta della RSU dello scorso 28 luglio sul budget, carichi di lavoro e dati dei pensionamenti.

Alla richiesta formale della RSU il Direttore  aveva risposto lo scorso ottobre

con una tabella  che come USB abbiamo subito chiesto di integrare (in quanto,  a nostro modo di vedere, i dati comunicati non risultano sufficientemente comprensibili ed esaustivi della richiesta formulata.

Arriva il giorno della riunione.

Il Direttore presenta i dati, accompagnandoli con un commento a nostro modo di vedere del tutto inverosimile ovvero che “ Da uno sguardo generale dei dati, si evidenzia una congruenza tra la riduzione del Personale e l’associata contrazione delle attività” e che “Certamente la situazione presente mostra una certa complessità, però – dati rilevati alla mano - si può affermare che la pressione lavorativa, tutto sommato, è sostenibile”

Nel nostro intervento abbiamo ribadito che i dati forniti sul budget non sono  in alcun modo esaustivi della richiesta, in quanto;

- Rimangono fuori tantissime voci oggetto di lavorazione ( basta confrontarli con quelli trasmessi a USB lo scorso anno a seguito di accesso civico);

- Non sono indicati numeri assoluti ma solo incrementi e decrementi in percentuale;

- non distinguono tra budget provvisorio e definitivo;

- non esplicano, come richiesto, il rapporto/incidenza tra ore lavorabili per ciascun anno e processo lavorativo

I dati sui pensionamenti sono anch’essi in percentuale e non in numeri assoluti

Non solo. Facendo fede all’ultima Assemblea del personale dello scorso 11 ottobre abbiamo replicato su una situazione di carichi di lavoro insopportabili, sulle esigenze di formazione del personale e chiesto aggiornamenti sulla procedura di valutazione, stante l’assegnazione unilaterale  degli obiettivi a inizio anno.

Abbiamo poi denunciato la situazione “esplosiva” all’Ufficio Legale dove si viaggia su due scadenze al giorno, il protocollo con l’agente della Riscossione non funziona e costringe le colleghe e i colleghi a difese rocambolesche e ad assistere a rischi di danno all’erario per conto terzi, partecipazione anche a 10- 15 udienze a giornata, compressione del diritto alle ferie e ai permessi, priorità che si sovrappogono di continuo, stress galoppante. Una situazione destinata a peggiorare con la ulteriore fuoriscita di 4 unità per le quali si è voluti andare col paraocchi e non concedere il coworking...

A tutte queste osservazioni il Direttore ha eccepito non ben chiare esigenze di riservatezza (mica chiedevamo i nomi di chi accertare!), interventi di “semplificazione”, spostamenti di personale, rassicurato sull’andamento generale delle valutazioni e sul diritto alle ferie...Insomma stringiamo i denti: obiettivo must go on!

E che dire poi della rilevazione dello stress presentata in riunione.

Disco verde alla DP di Catania. Non ci n’è stress! L’ambiente di lavoro è sereno, va tutto bene!

Il Direttore ha presentato la rilevazione dello stress fatta con il medico competente, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il responsabile e gli addetti al servizio prevenzione e protezione. A parte l’evento sentinella dei procedimenti disciplinari ( !), nessuna rilevazione sul problema turn over ( il 32, 9 % che la stessa DP certifica in meno non è un dato incontrovertibile)? E la rotazione del personale? Provate a vedere i turni allo sportello e i soliti noti che si fanno carico di aprirli!  O l’uso massivo e delle condivisioni (il c.d. spezzatino del personale) per tenere in piedi le articolazioni e i team ridotti all’osso? .

Abbiamo detto che la situazione di assenza di rischio stress è incongruente rispetto alla situazione reale. Apriti cielo! Lesa maestà! La rilevazione dello stress è stata fatta con la massima professionalità. E ci mancherebbe. Peccato che vi sia una grande assente: la classe lavoratrice, che non è stata per niente sentita! I pochi questionari fatti in occasione delle visite mediche neanche presi in considerazione.

In attesa di poter porre le doverose osservazioni tecniche alla rilevazione (incontro già fissato per gennaio) visto che il personale non è stato minimamente coinvolto lo facciamo noi! Come? Semplice! Chiedendo la massima partecipazione all’autoinchiesta sul clima lavorativo  già avviata da USB lo scorso luglio! Presto il link per partecipare.

A margine dell’incontro, inoltre, abbiamo fatto presente che la situazione da cantiere per i lavori di condizionamento  ha portato a lavorare in un ambiente insalubre e con un rumore insopportabile e chiesto, dopo l’intervento già fatto in data 29 novembre, di programmare i lavori fuori dall’orario di lavoro o di avvisare preventivamente il personale al fine di adottare gli opportuni correttivi organizzativi, ivi compreso l’utilizzo del lavoro agile ( fattispecie prevista dall’art. 39 CCNL funzioni Centrali)

Alleghiamo:

  1. La nota di integrazione USB del 4 novembre;
  2. Il verbale riunione gruppo safety del 16 novembre;
  3. Report valutazione preliminare sullo stress

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia