Sicilia – Entrate, perché USB non ha condiviso il documento del tavolo permanente sicurezza in Direzione Regionale
Pubblichiamo la nota con la quale USB ha motivato la mancata condivisione del documento frutto della riunione del tavolo permanente sulla sicurezza in Sicilia dello scorso 2 dicembre.
Pur avendo il documento recepito diverse proposte che avevamo fatto al tavolo, il punto per noi dolente è la previsione di ipotesi, non previste dall’accordo nazionale, che assegnano potere unilaterali ai responsabili sia per la richiesta di prestazioni in presenza ulteriori ai rientri programmati che per la possibilità di modificare unilateralmente la pianificazione effettuata, ”previa tempestiva comunicazione al lavoratore”.
In questa settimana iniziano le trattative a livello di singole DP, dove nella maggior parte dei casi gli accordi sulla sicurezza, che avrebbero dovuto essere già sottoscritti per la fase pre- rientro e ai quali fa richiamo sia il documento della DR Sicilia- OOSS che l’Accordo nazionale, non esistono e porteremo comunque avanti le nostre proposte, chiedendo una fotografia della situazione logistica per poter appieno valutare “la compatibilità dei piani di rientro con le caratteristiche degli ambienti di lavoro e in considerazione della specifica valutazione del rischio”.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia
Nota USB mancata condivisione indicazioni generali delle misure di prevenzione e sicurezza dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate da adottare negli Uffici della Sicilia per il perdurare dell’emergenza sanitaria Covid 19
All’esito della lettura della versione definitiva del verbale e delle indicazioni generali per la Sicilia, con la presente nota si forniscono le motivazioni per le quali, pur riconoscendo la sussistenza di integrazioni migliorative rispetto all’accordo nazionale, vi sono dei punti nodali che la USB non intende in alcun modo avallare.
In particolare, si esprime apprezzamento per alcune indicazioni, previste in combinato disposto col verbale, su cui come USB avevamo posto l’accento durante l’incontro, rispetto a:
- Rimodulazione degli spazi inutilizzati;
- La cancellazione dell’avverbio “ordinariamente” in tema di capienza delle stanze adibite a postazioni plurime ma soprattutto le dichiarazioni contenute nel verbale sulla garanzia dei 10 mq per lavoratore previsti dal Protocollo nazionale Ispettorato Nazionale lavoro;
- Approvvigionamento di mascherine FFP 2 nel caso di personale in compresenza nelle stanze;
- Mantenimento della previsione di lavoro agile senza rientri oltre che per la quarantena scolastica anche per le ipotesi di impossibilità di frequenza degli istituti scolastici ( es: chiusura della scuola non programmata);
- Il riferimento, sempre contenuto nel verbale, sulla sensibilizzazione ai Direttori provinciali affinché venga vietato l’accesso libero ai piani.
Tanto premesso, il punto per noi dolente dell’accordo è la previsione di ipotesi, non previste da accordo nazionale, che assegnano potere unilaterali ai responsabili sia per la richiesta di prestazioni in presenza ulteriori ai rientri programmati che per la possibilità di modificare unilateralmente la pianificazione effettuata, “previa tempestiva comunicazione al lavoratore”
USB si era soffermata su questi aspetti e sempre nella logica della simmetria dei diritti e dei doveri, aveva chiesto la cancellazione della clausola ultronea sulla richiesta di rientri non programmati e in subordine alla cancellazione l’inserimento del principio di rotazione e il coinvolgimento prioritario del personale apicale, visto anche quanto previsto dal Decreto Funzione Pubblica 8 ottobre 2021 ai sensi del quale “ le Amministrazioni assicurano il prevalente svolgimento in presenza dei soggetti titolari di funzioni di coordinamento e controllo, dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi”
Non solo, avevamo anche posto l’attenzione sulla necessità di semplificare le procedure di autorizzazione al lavoro agile in modalità mista tramite comunicazione, semplice mail o forme di messaggistica istantanea.
L’impianto del documento finale risulta dunque per noi squilibrato e asimmetrico dal momento che per il funzionario si parla sempre e comunque di un’autorizzazione, senza nemmeno prevedere espressamente forme di semplificazione ma allo stesso tempo si conferisce al responsabile potere unilaterale e discrezionalità ( cit: “potrà”) persino per la rimodulazione dei rientri programmati in caso di presenze ulteriori. Le clausole aggiunte all’art. 11, vista la carenza di organico cronica, rischiano di diventare l’eccezione che conferma la regola e legittimare richieste in deroga ai rientri programmati.
A corredo di tutto ciò, non si condivide la chiusura:
- Sulla casistica dei pendolari a lunga percorrenza su cui diverse sigle sindacali avevano posto attenzione e il rimando su attivazione coworking;
- Sulle convenzioni per i tamponi;
- Sul diritto alla pausa mascherina in caso di compresenza nelle stanze, stante l’obbligo di utilizzo.
Nell’apprezzare dunque l’istituzionalizzazione ( seppur precisata solo nel verbale e non nelle allegate indicazioni) di vincoli di capienza e metrature, specie in una regione dove gli accordi sulla sicurezza non esistono per la maggior parte delle DP e ci sta una tendenza alle fughe in avanti dei Direttori; ribadire la necessità di allegazione delle planimetrie nelle trattative decentrate, si anticipa sin d’ora che le proposte della USB verranno ribadite anche in sede di contrattazione territoriale, luogo supremo di confronto e in cui la presenza della RSU fornisce prezioso osservatorio sui bisogni e sulle specificità degli Uffici.
Si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia