Sicilia - Entrate, sottoscritto accordo sul fondo alla DP di Catania. USB torna alla carica sui problemi dell’Ufficio e il lavoro agile
Sottoscritto lo scorso 16 gennaio l’accordo sul fondo 2021 alla DP di Catania.
Anche alla luce delle modifiche dell’accordo nazionale, che costituisce la base della trattativa nelle DP e che per l’anno 2021 ha modificato alcune voci rilevanti (sia sul fondo Assistenza e informazione all’utenza che sull’allegato D), sin dallo scorso dicembre USB aveva chiesto la convocazione e la ricezione dei conteggi, ma tanto per cambiare l’accordo è stato, invece, caratterizzato dalla spada di Damocle della scadenza dell’inserimento dei dati entro il 26.
E’ ormai un dato di fatto che il fattore tempo, ovvero la mancata ricezione della proposta di parte pubblica e le convocazioni a ridosso della chiusura della data per il caricamento dei dati, non consenta nè una vera trattativa nè il coinvolgimento del personale tramite assemblee di discussione. Come USB abbiamo deciso di sottoscrivere l’accordo perché contiene un riconoscimento economico a un’ampia platea di colleghe e colleghi, superando la divisiva categoria dei meritevoli ma ciò non toglie che l’incontro del 16 rappresenti per noi un’occasione mancata e siamo stanchi di trattative lampo prendere o lasciare ( dove i 3 quarti del tavolo si infastidisce per le sacrosante domande di chiarimenti che facciamo) e che non danno la giusta rilevanza non solo all’aspetto economico ma anche a quello motivazionale.
Avevamo, infatti, chiesto un riconoscimento delle II aree che svolgono mansioni superiori e dunque assumono responsabilità (uno dei criteri indicati dall’art 4 Accordo nazionale oltre che fenomeno esploso in maniera incontrovertibile con le famiglie professionali), di attuare un principio di rotazione (rispetto agli anni precedenti) sulle attività premiate e di non avallare meccanismi di concentrazione economica delle risorse.
Durante la trattativa abbiamo, infatti, posto la questione del divieto di cumulo per i capi team (le POER sono già escluse dal fondo) e della trasparenza dei dati, ciò al fine di verificare non solo la corretta applicazione dell’accordo nazionale, ma anche la sussistenza di “atti formalmente conferiti”, doppie indennità, esclusioni di qualche categoria prevista dall’allegato D.
Memori di quanto accaduto lo scorso anno abbiamo anche chiesto che non venisse esclusa dal fondo front office l’attività di prima informazione, sollevando, altresì, alla luce della mole di utenza che si riversa su Catania, il tema del prolungamento dell’orario di sportello oltre le 13 e della quantificazione delle c.d. attività asincrone (pec e-mail). Chiariamo, subito, infatti che nessuna discriminante può essere fatta tra attività svolta in presenza e attività svolta in lavoro agile, così come precisa lo stesso Accordo Nazionale.
Nei prossimi giorni arriveranno dall’Ufficio le mail con il conteggio delle ore lavorate e il coefficiente assegnato a seconda delle attività che si svolgono e l’eventuale indennità prevista già dall’allegato D accordo nazionale (che alleghiamo). Al fine di agevolare le colleghe e i colleghi per la verifica dei dati ( che verranno caricati entro il 26 gennaio) consigliamo di andare su presenze assenze- FRD > Visualizza Ore Individuale” per verificare coefficiente assegnato sulla performance individuale ( che alleghiamo) e ora a parametro medio ( che alleghiamo).
A margine dell’incontro abbiamo, altresì:
- Chiesto una convocazione a breve per discutere dei carichi di lavoro, anche alla luce delle future assegnazioni di personale SPI e dello scorrimento graduatoria RIPAM;
- Esposto la criticità sul diniego di alcuni responsabili nell’autorizzazione dello straordinario o al contrario sulla commutazione non richiesta da BO a straordinario, per il quale da tempo chiediamo la sottoscrizione di un accordo;
- Segnalato il malfunzionamento di computer, anche al Front Office.
In coda all’incontro abbiamo, altresì, chiesto chiarimenti attuativi sull’allegato 6 Regolamento lavoro agile (lavoro agile in deroga previsto dalla nuova regolamentazione)
La Direzione si è molto risentita della nostra richiesta, assolutamente legittima, visti sia i termini di scadenza indicati nella regolamentazione lavoro agile (31 gennaio) che le rigidità emerse in materia sul passato.
Come dimenticare l’esclusione dallo smart del personale della Conservatoria o la moral suasion (richieste verbali di abbassamento delle 9 giornate) già vissuta a Catania, il 6 giorni generalizzato e unico in Sicilia dello smart ai neo assunti, per non dire della lettera pubblica di ringraziamento del Direttore a chi aveva rinunciato al lavoro agile!
Ci giunge voce che tale moral suasion sia tornata in auge in questi ultimi giorni di rinnovo del lavoro agile.
Sul punto mettiamo a fattore comune quanto previsto dall’art. 11 commi 3 e 4 del Regolamento nazionale ovvero:
3. Qualora non si dovesse addivenire ad una proposta di accordo condivisa tra il dipendente e il responsabile dell’ufficio di appartenenza, quest’ultimo deve comunque trasmettere l’istanza di adesione al lavoro agile e la proposta di accordo del dipendente al Dirigente apicale della struttura, unitamente alle proprie motivate osservazioni, per le definitive valutazioni.
4. L’iter di approvazione delle istanze di adesione al lavoro agile e della relativa proposta di accordo deve concludersi entro 30 giorni dalla data di presentazione della istanza. L’eventuale esito negativo o difforme rispetto all’istanza e alla proposta di accordo, adeguatamente motivato, dovrà essere comunicato al dipendente.
Se il Regolamento nazionale all’articolo 11 prevede, dunque, come già in passato, che in caso di mancato accordo tra il dipendente e il responsabile dell’Ufficio di appartenenza la proposta debba comunque essere trasmessa al Dirigente apicale della struttura che deve motivare “ l’eventuale esito negativo o difforme rispetto all’istanza”, noi riteniamo che ci si debba assumare la responsabilità di farlo piuttosto che far cambiare per interposta persona la domanda e azionare il meccanismo dell’autolimitazione Conosciamo benissimo le dinamiche di metus reverenziale e il meccanismo della paura che porta al meglio meno che niente.
Se, come si dice, il punto sono i carichi lavoro e le esigenze della struttura che venga formalizzato anche tramite provvedimenti ufficiali che danno evidenza della mancata concessione di quello che legittimamente, ovvero i 9 giorni, si chiede. Chissà che così Roma inizi a sentire che i neoassunti non hanno colmato la voragine dei pensionamenti e prima di fare un concorso senza prevedere posti a funzionario tributario per la Sicilia ci pensi bene.
Fino a prova contraria, le leggi, i regolamenti e la conciliazione cura- lavoro o sono un diritto (su base nazionale e previsto dal CCNL) e valgono per tutt@ o sono una gentile concessione.
Come sindacato offriamo tutto il nostro supporto sia per la lettura dei prospetti sul fondo che per eventuali criticità connesse alla presentazione delle domande sul lavoro agile
Come sempre USB c’è!
Alleghiamo in unico file:
Allegato B Accordo nazionale con coefficienti performance individuale;
Allegato D Accordo Nazionale con indennità remunerabili con il fondo di sede;
Indicazione fattispecie con parametro medio (allattamento, 104, astensione maternità et cetera)
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia