SOSPESO CONCORSO PER 403 DIRIGENTI... IL SEGNO DI UN FALLIMENTO.

Roma -

Il Consiglio di Stato ha sospeso con ordinanza il concorso bandito dall'Agenzia delle Entrate per il conferimento di 403 posti da dirigente di seconda fascia.

Al di là dell'evoluzione del giudizio nel merito, è evidente che questo intervento della magistratura chiama pesantemente in causa i vertici dell'Agenzia che hanno dispensato incarichi dirigenziali sine titulo a destra e a manca ed oggi si trovano in un pantano dal quale non riescono a trovare una via di uscita.

Una Amministrazione impossibilitata a bandire una procedura per la selezione dei dirigenti senza incorrere negli strali della magistratura, crediamo si commenti da sola...

Dunque, un fallimento a tutto tondo delle politiche dell'Agenzia che riguardano la gestione del personale e gli sviluppi professionali che ad oggi, oltre a far impallinare ogni timido tentativo di bandire concorsi "normali" per dirigenti, continuano a pesare sulla contrattazione integrativa a scapito di troppi colleghi.

E quei sindacati che hanno firmato tutti gli accordi in questo senso hanno la loro grande parte di responsabilità.

Politiche disinvolte e arbitrarie, che hanno fatto crescere a dismisura gli incarichi dirigenziali sine titulo, fino ad arrivare al conferimento delle posizioni ex artt. 17 e 18 del CCNI, e al 10% delle progressioni economiche riconosciute direttamente dai dirigenti.

All'arbitrio (spacciato per meritocrazia), si risponde con il suo esatto contrario: il riconoscimento dei diritti per tutti i lavoratori.

Una battaglia che vedrà sempre l'USB in prima linea.