Sperimentazione front office a Milano. Il lupo perde il pelo ma...
Permane lo stato di agitazione dei Lavoratori delle Entrate in tutta la Lombardia, a fronte di un incontro con il Prefetto andato a vuoto. Il passato ci insegna che dietro i piccoli cambiamenti si nascondono i grandi pericoli. E siccome conosciamo l'amministrazione...
Il giorno 2 luglio scorso le organizzazioni sindacali territoriali di Milano sono state convocate presso l’Ufficio di Milano 1 per via di una certa sperimentazione voluta dalla Direzione Regionale Lombardia sugli Uffici di Milano 1 e Milano 6. In pratica, per ovviare (?) al problema milanese dei front office e per garantire gli utenti non prenotati con il sistema automatico CUP, la stessa Direzione Regionale si è inventata questa sperimentazione, per ora sugli Uffici di Milano 1 e Milano 6, di cui tracciamo in sintesi i contenuti essenziali.
Nei giorni dal 10 al 12 luglio e poi ancora il 16 luglio gli sportelli sono stati aperti dalle 9 alle 11 per gli utenti senza appuntamento e dalle 11 alle 15 per i prenotati. Questo, a parere della Direzione, per ovviare al problema delle file e delle lunghe attese dei non prenotati. Se la cosa ha funzionato si chiederanno più fondi a Roma per estendere il nuovo profilo orario di apertura a tutta la città di Milano.
Al di là dei risultati che ancora non conosciamo, abbiamo contestato questa decisione in quanto ci pare assurdo che una sperimentazione del genere sia fatta nel mese di luglio quando qualche Lavoratore dei front office è in ferie; e ci pare assurdo condurre generalmente qualsivoglia sperimentazione sulla pelle dei Lavoratori. Le esigenze dei cittadini devono essere preservate, ma non si può non tenere conto del fatto che i front office milanesi soffrono problemi di turnazione, di orario di lavoro, di mancato rispetto delle pause 626. E' palesemente chiaro poi che l’obiettivo della Direzione Regionale è di arrivare, per la città di Milano, a un orario 9-15,30 dal lunedì al giovedì e 9-13 il venerdì.
Noi non ci stiamo e abbiamo chiesto l’apertura di tavoli di trattative locali su Milano 1 e Milano 6. A noi l’aria che tira intorno ai front office milanesi non piace. Ai Lavoratori piace anche meno. Sin dal primo giorno di sperimentazione sono state indette assemblee spontanee della durata di due ore. Le organizzazioni sindacali che sostengono il fronte del NO al cambiamento degli orari di apertura al pubblico, sono state convocate questa mattina, 16 luglio, in Prefettura. Ma dall’incontro non sono sortite buone notizie. Anzi, non sono sortite notizie e basta.
Noi continuiamo a fare la nostra parte. Difendiamo i Lavoratori, i loro diritti, la loro dignità; e difendiamo la qualità del servizio ai cittadini perché crediamo in un servizio pubblico che sia davvero efficiente e davvero efficace.