Territorio - Progressioni economiche: sui lavoratori non pesi il passato... e nemmeno il futuro
Sollecitato incontro per la definizione delle progressioni economiche
USB si è sempre battuta contro ogni forma di precariato anche nella Pubblica Amministrazione, sebbene questa sia un ambito lavorativo nel quale la ritiene che ci sia poco precariato.
Oltre a determinare situazioni di debolezza soggettiva che talvolta configurano condizioni di vera e propria ricattabilità, il lavoro precario crea tutti i presupposti per un futuro incerto ed instabile.
Quello che sta avvenendo con le progressioni economiche all'Agenzia del Territorio è la dimostrazione che i periodi di lavoro svolti con una veste giuridica atipica rischiano di ipotecare pesantemente il futuro di chi quella veste l'ha dovuta indossare suo malgrado.
Per noi il lavoro è lavoro sempre, qualunque sia la forma contrattuale che ha rivestito la prestazione d'opera e per qualunque ragione di convenienza (dell'Amministrazione, non certo dei lavoratori) quella forma contrattuale sia stata adottata.
Occorre quindi chiarire immediatamente questa faccenda, che nel caso specifico riguarda tantissimi lavoratrici e lavoratori dal passato “atipico”. L’impegno doveva essere onorato entro fine gennaio, invece l’Amministrazione ha rinviato il tutto dopo le elezioni RSU. Questo ci preoccupa e non vorremmo che si stesse confezionando a danno delle interessate e degli interessati una beffa post-elettorale.
Abbiamo quindi scritto a tutti i firmatari degli accordi sulle progressioni economiche affinché si apra subito un tavolo di confronto e si giunga a una soluzione possibilmente condivisa e comunque “a carte scoperte”.
Per quanto ci riguarda, la nostra posizione è ben nota e va nel senso del pieno riconoscimento di ogni periodo di lavoro. Ai lavoratori chiediamo di sostenere la richiesta di USB affinché ciascuno possa riconoscersi o meno nelle legittime scelte sindacali che verranno assunte al tavolo negoziale.
Ma poiché non è detto che quel tavolo si apra prima della fatidica data elettorale, chiediamo di dare forza alla nostra richiesta, inoltrandone una analoga a tutti i soggetti interessati. Siamo certi che davanti a questa richiesta ognuno saprà assumersi la responsabilità che serve davanti alle scelte delicate ma non rimandabili. Ipotecare il passato è sbagliato, dissimulare il futuro è peggio.
Concludiamo dicendo che prima si conclude questo primo scaglione di progressioni economiche e più tempo avremo per occuparci di adempiere agli impegni assunti con l'accordo quadro affinché si arrivi a una progressione economica per tutti.
Scarica comunicato e lettera inviata a OO.SS. e Amministrazione in fondo alla pagina