TRATTATIVE LOCALI SU FPS 2004 ATTO PRIMO, SCENA PRIMA: DIREZIONE REGIONALE LAZIO GUITTI, COMPARSE E PESSIMI COPIONI...

Roma -

Si è svolta oggi (29 settembre) in Direzione Regionale Lazio la trattativa locale per la ripartizione ai lavoratori del FPS 2004. Finalmente è apparso, anche se per pochissimi minuti, il dott. De Mutiis che, dopo avere espresso un sano ottimismo sugli anni futuri, ha detto, in sintesi che “per il 2004 è andata così, accontentatevi”.

La Direzione Regionale ha ritenuto di dare il buon esempio, convocando la prima trattativa nel Lazio e si è presentata al tavolo con un prospetto di liquidazione che da subito è parso “intoccabile”. Nulla, alla fine della trattativa, è stato modificato. Né una virgola, né un punto, né uno zero. L'accordo presenta così tanti elementi deboli, sul piano tecnico, giuridico e perfino etico che ci sentiamo investiti dalla responsabilità di non fermarci alla sola critica. Tra gli elementi più gravi segnaliamo:

-          la presenza (e il pagamento della relativa indennità) di più capi-reparto in uno stesso reparto;

-          l'approvazione a maggioranza rsu della decisione di corrispondere quelle indennità pur in assenza di ordine di servizio o altro atto equivalente, dandosi per buona la nomina verbale alla funzione di responsabilità;

-          l'abissale sproporzione nella ripartizione del FPS, che raggiunge il record del 1250 percento! Alcuni hanno percepito circa diecimila euro, altri ne hanno presi ottocento! Non male per essere lavoratori dello stesso comparto, spesso dello stesso reparto.

-          il fatto che si sia scelto di non corrispondere, come RdB aveva chiesto il 22 novembre scorso, un anticipo del FPS 2006 entro il 31 dicembre, senza passare per i tempi lunghi delle trattative locali.

Qui viene il bello. Pur di dimostrare che è possibile chiudere in fretta le trattative locali, ieri si è svolta in realtà una rappresentazione teatrale di cosa dovrebbe essere una trattativa, una sceneggiata napoletana o se volete una tragedia greca. Pochi attori, moltissime comparse, altre figure da copione addirittura assenti. Non solo. Il direttore regionale ha tenuto a rivendicare la brevità del confronto raccomandandosi con tutti gli altri direttori del Lazio perché prendano il buon esempio e chiudano in fretta anche loro. Qui non sappiamo se la battuta intendeva essere comica o drammatica.

Quindi ci prepariamo ad altre trattative blindate, ad altre comparsate, ad altre passerelle di "star" sul palcoscenico in cui si reciterà a soggetto e si chiuderà lo spettacolo in un unico atto. Qualche decennio fa le strade della provincia erano ancora battute dai carrozzoni delle compagnie di giro, che cambiavano paese e teatro ogni sera per sbarcare il lunario e assicurarsi una dignitosa sopravvivenza. Quello di oggi in Direzione Regionale è stato un pessimo spettacolo che speriamo tutti non venga mai più replicato.

Noi continuiamo a proporre a tutti i lavoratori del Lazio la possibilità di accelerare i tempi di riscossione di un anticipo del fondo e contemporaneamente aprire e condurre le trattative con la necessaria serenità e calma. La fretta non può essere in questa circostanza una compagna fidata. Dunque si tratta, come avevamo detto di giocare su due distinti piani, compatibili tra loro e per giunta posti uno a salvaguardia dell'altro. Seguiteci in assemblea, date sostegno alla nostra raccolta di firme e non fate mai calare l'attenzione nei posti di lavoro. Con la sensibilità di tutti è ancora possibile avere uno spettacolo più decente.