Argomento:

Tutto secondo copione!

Troppi soldi ai dirigenti e la pagellina ancora per tre anni

Finalmente ieri, 4 aprile,  dopo mesi e mesi di attesa si è discusso sulla ripartizione dei fondi  “ex comma 165”; sembrava che a pochi piacesse e invece …

Archiviate le elezioni RSU, l’accordo per la ripartizione è stato firmato da tutti, come da programma, tranne USB, che in primo luogo, stante il momento di grave emergenza salariale, ha richiesto la riduzione della quota destinata alla dirigenza a favore del personale delle aree funzionali

L’unica novità introdotta  nel testo  è l’impegno di avviare  entro il mese di aprile “il confronto per l’individuazione di criteri diversi per il riconoscimento della produttività e dell’apporto individuale  rispondenti all’esigenza di valorizzazione del personale e delle sue motivazioni nonché del miglioramento dell’efficacia dell’azione amministrativa”. 

 

 

L’art. 12 del CCNI 2006/2009 recita:

comma 3: “… applicazione, dall’anno 2009, di un coefficiente correlato al contributo personale valutato sperimentalmente mediante la scheda allegata …”

comma 4: “l’applicazione generale del criterio di cui al comma precedente sarà oggetto di verifica annuale tra le parti”.

Le parti quindi si erano già impegnate a verificare dopo un anno lo strumento della scheda che, invece, da “provvisoria” è diventata “definitiva” per i tre anni successivi determinando gravi perdite economiche per i lavoratori non riconosciuti “eccellenti” .

Dal 2009 ad oggi le condizioni economiche in Italia sono peggiorate decisamente e l’emergenza salariale che colpisce duramente i lavoratori pubblici, con il rinnovo del contratto bloccato fino al 2017,  rende ancora più inconcepibile l’aver voluto introdurre uno strumento di selezione per l’erogazione del premio di produttività, che pure prevede già altri strumenti di selezione.

Oltre tutto, le acrobazie dialettiche utilizzate ieri dall’Azienda, non giustificano affatto l’estensione  dell’applicazione dell’odioso strumento anche al premio ex comma 165.

L’unico passo in avanti è l’aver costretto  con una  costante e tenace campagna di informazione e mobilitazione del personale, le altre OO.SS., che con superficialità e senza la necessaria lungimiranza avevano consentito l’introduzione dello scheda di valutazione, a non archiviare l’argomento, anzi a riconoscerne l’inefficacia e l’ingiustizia.

Questo per USB è solo l’inizio di una stagione di costante confronto con i lavoratori di tutti i posti di lavoro, affinchè possano prevalere condizioni di giustizia sociale ora totalmente assenti nella mentalità dell’Azienda.

USB non sarà favorevole ad alcun confronto che tenda a mortificare la professionalità dei lavoratori, già mortificata in questi anni dalla “pagellina” del dirigente.