Ufficio Dogane Piacenza. Lettera unitaria RdB, CGIL, CISL, UIL
Con il presente documento le scriventi OO.SS., a seguito dell’assemblea tenutasi in data 24/07/2006 dalle ore 10.15 alle ore 10.45, comunicano quanto di seguito indicato.
Durante l’incontro con il direttore Regionale per l’Emilia Romagna, tenutosi il 14/07/2006, si è venuti a conoscenza della disponibilità da parte di alcuni lavoratori di altri comparti pubblici al trasferimento presso l’istituendo ufficio piacentino.
Risulterebbero, inoltre, ulteriori richieste da parte di lavoratori di enti pubblici non economici di Parma per l’anzidetto istituendo Ufficio unico delle Dogane.
Le scriventi OO.SS. ed i lavoratori dell’UTF di Parma, appreso quanto sopra, con la presente sollecitano l’Agenzia delle Dogane, nella persona del Direttore Generale e del Direttore Regionale per l’Emilia Romagna, ad attivare la mobilità intercompartimentale ai sensi dell’art. 30 deI b.Lgs 165/2001, considerate le carenze degli Uffici delle Dogane in corso di realizzazione (Parma e Piacenza)
L’anzidetta soluzione è immediatamente praticabile e consentirebbe di risolvere il problema dell’apertura dell’Ufficio Unico di Piacenza, in considerazione del fatto che la mobilità in argomento è uno strumento utile ed adottato già in altri comparti pubblici, permettendo di sopperire alle carenze di personale in fattispecie operative simili a quelle in questione.
Al riguardo, le scriventi OO.SS. chiedono a codesta Direzione Regionale di far conoscere il numero dei dipendenti di altri comparti, con le relative qualifiche di inquadramento, che hanno prodotto istanza di mobilità verso l’Agenzia delle Dogane con specifico riguardo alla provincia di Piacenza.
Chiedono, altresì, a codesta Amministrazione di esperire ogni utile tentativo affinché si giunga all’accoglimento delle richieste di mobilità pervenute per la provincia di Piacenza nel più breve tempo possibile.
Chiedono inoltre che il concorso pubblico per esami pubblicato in data 10/02/2006, il quale prevede n. 8 posti per la Regione in argomento, la cui selezione è prevista per il 12 settembre, sia espletato con procedura di urgenza e che delle otto (8) unità assegnate alla Direzione Regionale Emilia Romagna almeno cinque (5) siano destinate all’istituendo Ufficio piacentino.
E’ superfluo sottolineare che qualora tali richieste fossero accolte si avrebbe un numero sufficiente di dipendenti per l’Ufficio piacentino, che consentirebbe da un lato di attivare la formazione del personale presso l’Ufficio Unico di Piacenza, così come indicato al primo punto nella proposta presentata dalle OO.SS. (ad esclusione del SALFI) nell’incontro del 14 u.s. presso la Direzione Regionale, dall’altro lato consentirebbe un notevole risparmio di risorse umane e finanziarie.
Si chiede, altresì, di attivare la mobilità all’interno del comparto Agenzia delle Dogane ovvero delle Agenzie Fiscali, in particolar modo dagli uffici ubicati nelle province limitrofe, quali, per esempio, Mantova, Cremona, Lodi, Pavia, Alessandria o altri centri, sempre nel più breve tempo possibile.
Detto strumento consentirebbe il raggiungimento di risultati tangibili sia al fine di rimpinguare l’organico previsto per la sede piacentina, riducendone notevolmente la carenza, sia per acquisire ulteriori risorse già in possesso delle conoscenze necessarie a ridurre il gap di professionalità individuato nel campo delle accise, per l’istituendo Ufficio di Piacenza, dalla Direzione Regionale di Bologna.
Le scriventi OO.SS. ritengono, pertanto, che le richieste di cui sopra siano le iniziali misure minime da adottare per l’istituendo ufficio piacentino, consentendo il raggiungimento di un buon livello di funzionalità dello stesso ufficio senza la mobilità dei lavoratori di Parma e di Piacenza.
Considerato che codesta Direzione Regionale risulta già in possesso di domande di mobilità intercompartimentale, alla luce di quanto sopra, le scriventi OO.SS. ed i lavoratori tutti chiedono e sollecitano l’attivazione della mobilità di cui trattasi e chiedono che nel prossimo incontro l’argomento sia inserito nell’0.d.G.
La presente si trasmette alle OO.SS. Nazionali e Regionali, al fine di evidenziare alcune soluzioni proposte dalle scriventi OO.SS. provinciali, nonché per segnalare i grossi disagi che i lavoratori piacentini e parmensi avrebbero se non si tenessero in considerazione gli strumenti normativi innanzi citati.
Ad ogni buon fine si informa che i lavoratori interessati si riservano di adottare ogni utile ulteriore iniziativa, nel rispetto del vigente ordinamento, per rivendicare un legittimo diritto nella convinzione che con gli strumenti e le iniziative precedentemente illustrate tutti gli attori coinvolti nella vicenda possano raggiungere i risultati perseguiti.
In attesa in un cenno di riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
28/7/06
CGIL, CISL, UIL, RdB/CUB - Parma