UL Entrate Teramo. Mobilitazione
Tutte le Organizzazioni Sindacali comunicano che da diversi giorni i dipendenti delle Agenzie fiscali hanno iniziato forme di lotta per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto da oltre due anni.
Anche l’Ufficio delle Entrate di Teramo ha aderito a tale protesta. I dipendenti delle Agenzie non sono inquadrati definitivamente in nessun settore, cioè né ministeriali, né statali, né privati. E pertanto questa mancanza di identità ha fatto sì che il rinnovo del contratto, già avvenuto per i Ministeriali e statali in genere, non sia stato esteso alle Agenzie fiscali.
In più oggi si evidenziano tutti i paradossi di un sistema contrattuale che, dopo l’abolizione della scala mobile, ha affamato tutti i lavoratori dipendenti, ormai strangolati dal carovita e costretti a rincorrere le emergenze salariali. Un sistema contrattuale ancora più assurdo per i dipendenti delle Agenzie, ai quali non è concesso il recupero della inflazione reale. Sono diversi i problemi lamentati dal personale. Il blocco delle assunzioni ormai decennale, la carriera bloccata, la richiesta pressante di una sempre maggiore “produzione” con un costante aumento dei carichi di lavoro che, privilegiando la quantità sulla qualità, comporta un inevitabile decadimento del servizio pubblico a cui le Agenzie dovrebbero guardare con attenzione. Stipendi insufficienti, nessun diritto alla carriera, buoni pasto fermi al valore di 4,65 euro dal 1996, inique detrazioni salariali in caso di malattia, necessità di rincorrere numeri per accedere ad una quota di salario accessorio per incrementare uno stipendio inadeguato ai tempi. I dipendenti non chiedono solo un contratto, ma il riconoscimento della dignità del servizio pubblico che si svolge, scusandosi nel contempo per gli inevitabili disagi che la protesta arrecherà ai contribuenti.