Veneto - Entrate, Esito dell’incontro sulla riorganizzazione degli uffici del Veneto in vista dell’ingresso di 680 neoassunti. USB: i risparmi di spesa dell’amministrazione non può pagarli il personale!
Si è tenuto il 19 marzo u.s., presso la Direzione Regionale del Veneto, l’incontro richiesto dalle parti sindacali in merito alle problematiche logistiche che si stanno delineando nelle sedi della regione per l’imminente immissione di funzionarie e funzionari neoassunti dell’ultimo concorso, immissioni per altro molto attese dal personale già in servizio.
L’incontro era stato richiesto giorni fa, prima che sui quotidiani locali apparisse l’articolo inerente al “trasloco della Direzione Regionale del Veneto presso l’ex convento di San Salvador”, immobile storico nei pressi del ponte di Rialto a Venezia, di cui la RSU aveva già chiesto chiarimenti diverse settimane fa per voci che circolavano all’interno della sede, istanza che l’amministrazione aveva mortificato, raccomandando ai rappresentanti dei lavoratori di non veicolare allarmistiche “informazioni non corrette e/o non complete”.
Va innanzitutto precisato che, all’incontro programmato per la data del 19 marzo, le parti sindacali si sono dovute interfacciare inaspettatamente con il capo settore Gestione Risorse e non con la Direttrice Regionale come sarebbe stato corretto che fosse, considerato quanto previsto dalla regolamentazione delle relazioni sindacali e vista l’importanza delle tematiche all’ordine del giorno.
Inutile dire che il primo argomento proposto dalle parti sindacali al tavolo è stato proprio quello relativo al trasferimento annunciato dalla stampa della Direzione Regionale del Veneto. Nonostante la reticenza di parte pubblica a trattare il tema, richiamando il tavolo ad attenersi all’ordine del giorno e qualificando la fuga di notizie come “trattative in corso” e non ancora “dati certi”, è stata sottolineata da parte sindacale la mancanza di informativa, ritenuta al contrario dovuta, considerate la delicatezza del tema e delle conseguenze che comporta un trasferimento di tale portata.
L’USB a tale proposito ha sottolineato la necessità di avere notizie “in itinere”, prima che le stesse diventino definitive e ciò per poter rappresentare al tavolo le istanze del personale coinvolto e tutelare i suoi legittimi interessi. Non possono essere i risparmi di spesa dell’amministrazione l’unico argomento al centro dell’attenzione nelle scelte logistiche future. Vanno considerati i “costi” che il personale è chiamato a pagare a fronte di scelte che lo escludono dalle decisioni di parte pubblica: raggiungimento della sede di lavoro, distante almeno 30 minuti a piedi dal punto più vicino ai mezzi pubblici per la quasi totalità dei 280 lavoratori della Direzione Regionale del Veneto che sarebbero coinvolti dal trasferimento e che provengono dalla “terraferma”, tempi lunghissimi per il tragitto casa-lavoro che graverebbero fortemente sull’organizzazione personale e familiare del personale, costi aggiuntivi di trasporto per tram e vaporetti o esorbitanti costi di parcheggio presso piazzale Roma per chi fosse costretto ad utilizzare il mezzo proprio, senza contare la presenza di personale con disabilità e difficoltà motorie che verrebbe fortemente penalizzato se non escluso dalla nuova sede, anche con una potenziale riconversione ad una nuova attività.
Di fronte a questo quadro, la parte pubblica, “nascondendosi dietro un dito” con la scusa di appellarsi all’ordine del giorno, si è prontamente defilata dal tema, mancando di risposte pertinenti, rimanendo generica e fumosa.
Passando a questo punto alla tematica della convocazione come USB abbiamo rappresentato le difficoltà rilevate dal personale intervenuto nelle recenti assemblee con il personale delle Direzioni Provinciali. Abbiamo evidenziato le preoccupazioni e le criticità sollevate dal personale che ci ha sollecitato a visitare i locali coinvolti dall’alloggiamento delle nuove postazioni. Le misure di sicurezza da sempre correttamente raccomandate a tutto il personale dai datori di lavoro, vengono bypassate con disinvoltura in nome delle nuove postazioni da allocare nelle sedi. È stato in primo luogo chiesto quale sia la competenza della logistica delle Direzioni Provinciali in questa fase di riorganizzazione degli spazi, avendo ricevuto comunicazione, in occasione di un tavolo di trattativa locale sul tema che, la DR aveva avocato a sé l’intera organizzazione logistica. È stato chiarito che l’interlocuzione riguarda solo l’approvvigionamento del nuovo mobilio e del materiale informatico ma che gli spostamenti all’interno della sede e l’organizzazione del lavoro rimane in capo al dirigente provinciale.
Come USB abbiamo evidenziato le criticità che coinvolgono tutte le sedi della regione Veneto, ciascuna delle quali vedrà l’imminente immissione di decine di funzionari e funzionarie: sovraffollamento delle stanze con la conseguente mancanza di spazi che garantiscano la riservatezza dei dati trattati, la privacy durante i contraddittori con l’utenza, la possibilità di concentrarsi nello svolgimento dell’attività lavorativa; problematiche legate all’insufficiente illuminazione di certi spazi o la scorretta provenienza della luce naturale rispetto al posizionamento delle scrivanie; criticità legate al microclima di alcuni spazi ricavati nell’operazione di reperimento delle nuove postazioni; azzeramento di qualunque spazio collettivo utilizzabile per effettuare le assemblee del personale o consumare un pasto; distanziamento tra le postazioni che consenta, anche in tempi diversi da quelli pandemici, la possibilità di mantenere una distanza adeguata (si pensi al rientro dei lavoratori fragili, ai care giver, ecc.) o la necessità di un nuovo distanziamento sociale (prescrizioni che dovrebbero essere previste dai piani pandemici).
Abbiamo fatto presente che serve un confronto su queste tematiche che ineriscono la sicurezza e la tutela della salute del personale e non una semplice informativa, che vogliamo essere coinvolti perché si possano trovare soluzioni condivise e non calate dall’alto e senza possibilità di alcun cambiamento.
Di fronte a queste tematiche l’amministrazione ha preso atto di quanto evidenziato, rimandando la competenza di queste osservazioni ai direttori provinciali competenti per ciascuna sede, tenuti ad osservare le misure di sicurezza necessarie all’allocazione delle nuove postazioni.
Insomma, un nulla di fatto, nel primo caso perché il tema non era all’ordine del giorno, nel secondo perché non di competenza della Direzione Regionale, che si coordina con le sedi provinciali per il solo approvvigionamento di mobilio e materiale informatico.
USB non si farà bastare questo inutile incontro. Insieme ai lavoratori e alle lavoratrici evidenzierà le reali problematiche che stanno emergendo in tutte le sedi della regione.
USB PI Agenzie Fiscali Veneto