Veneto - Entrate, cosa accade dopo il 15 settembre? Notizie dal tavolo regionale anti COVID-19

Venezia -

Il Direttore Regionale ha comunicato che dal 15 settembre 2020 la modalità di accesso ai servizi dell’Agenzia sarà solo quella per appuntamento. L’accesso programmato avverrà su prenotazione, per 5 giorni la settimana, per 4 ore al giorno.

La prenotazione potrà essere effettuata mediante CUP, accedendo al sito dell’Agenzia, via App o chiamando il numero dedicato alla prenotazione telefonica appositamente predisposto per ciascuna Direzione Provinciale.

Il servizio di prima informazione di ciascun Ufficio Territoriale resterà comunque attivo e avrà la funzione di gestire le pratiche urgenti, di tracciare e assistere i contribuenti che pur tramite il servizio di prenotazione non riescono ad ottenere un appuntamento, darà le informazioni e distribuirà le brochure relative alla nuova modalità di accesso programmato agli uffici mediante procedura di prenotazione degli appuntamenti.

Il personale addetto agli sportelli dei front-office sarà aumentato del 30% rispetto a quello in servizio attualmente.

 

La comunicazione esterna su tale rilevante novità sarà implementata e gestita esclusivamente dalla Direzione Centrale deputata. Questa circostanza ha già portato delle criticità, in quanto il manifesto autorizzato riporta troppe informazioni, molte delle quali non leggibili o incomprensibili.

A breve uscirà anche un comunicato stampa che sarà pubblicato sulla stampa locale.

Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto delucidazioni relative alla questione del rientro al lavoro, dal 15 settembre, del personale individuato a seguito di quanto previsto dall’art. 263 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto “Decreto Rilancio”) volto a limitare il lavoro agile al cinquanta per cento del personale impiegato nelle attività di smart working.

Il Direttore ci ha ribadito più volte che non è stato ancora deciso nulla in merito e che attende le disposizioni dagli organi centrali dell’Agenzia frutto degli incontri con le organizzazioni sindacali sul tema in corso a livello nazionale.

Per quanto riguarda lo specifico della Direzione Regionale, ha poi confermato di aver chiesto ai capi ufficio della DR di preparare una analisi delle possibilità di rientro del proprio personale ed una ipotesi di turnazione del personale qualora dovesse rientrare in sede tutto per il 50% delle giornate lavorative.

Abbiamo, quindi, sottolineato che alcuni capi ufficio hanno già inviato ai propri collaboratori il calendario dei rientri da loro preparato per l’ufficio di cui sono responsabili, indicando i giorni di rientro di ogni dipendente. Abbiamo obiettato che una cosa è preparare uno studio sull’argomento da inviare al direttore ed un’altra è notiziare il personale facendo passare una semplice analisi come una direttiva di prossima attuazione (il 15 è martedì prossimo). Se nessuna decisione è stata ancora presa, l’iniziativa dei capi ufficio è allora inopportuna e con effetto destabilizzante. A nostro avviso ai capi ufficio andrebbe ordinato di inviare a tutto il loro personale un contrordine.

Da parte nostra abbiamo suggerito che, in questo lasso di tempo in cui si è in attesa di direttive nazionali, venga piuttosto avviata una ricognizione tra il personale per sondarne la preferenza tra lavoro in modalità di smart working e lavoro in presenza, onde evitare il più possibile decisioni draconiane dall’alto.

La riunione si è infine conclusa con l’impegno del Direttore Regionale a riunire nuovamente il tavolo regionale permanente, presumibilmente quando avrà notizie più precise ed esaustive da Roma sulla questione.