Veneto - Entrate, si firmano accordi e si chiudono uffici
Ieri, 7 agosto 2013, in Direzione Regionale si è svolto un incontro tra la direzione e i sindacati sulla prossima chiusura di alcuni uffici nel Veneto.
In sintesi, l’Agenzia ha dato l’informativa sugli uffici di prossima chiusura. Si è detta disponibile a mantenere degli sportelli esclusivamente a Thiene e Badia Polesine per lavorazioni di front-office. Le unità coinvolte dovrebbero essere 5/6 per ufficio.
Per quel che riguarda la collocazione del personale l’Agenzia ci ha informato che da oggi verranno inviate ai lavoratori degli Uffici coinvolti dei questionari con i quali potranno esprimere e giustificare le richieste per la collocazione prescelta.
Gli uffici sono: Thiene le cui lavorazioni passeranno a Bassano, Arzignano passerà a Valdagno, Badia Polesine a Rovigo e Vittorio Veneto a Conegliano.
Quindi i lavoratori dovranno compilare il questionario solo se intendono esprimere una destinazione diversa da quella prevista, o per Thiene e Badia se intendono rimanere agli sportelli di front – office.
Purtroppo, lo scellerato accordo nazionale del 31 luglio scorso (vedi allegato) che USB non ha firmato, permette all’Agenzia di rifiutare la destinazione prescelta dal lavoratore, e la direzione ha fatto capire che non rinuncerà a questa prerogativa. Quindi, se il lavoratore sceglie un ufficio che secondo l’Agenzia non è recettivo, l ‘istanza verrà rigettata e il lavoratore dovrà “forzatamente” andare all’ufficio previsto.
L’accordo di agosto, che è bene leggersi attentamente, prevede un protocollo d’intesa con le ricadute sul personale derivante dalla chiusura di Uffici Territoriali. Le motivazioni che hanno spinto USB a non firmare sono precisate nel comunicato che trovate in allegato. Tra parentesi, le conseguenze di questa riorganizzazione, erano già state ampiamente previste dal nostro sindacato, come dimostra un articolo di “Oltre Le Colonne” del gennaio 2009, anche questo allegato. Già da allora avevamo chiesto invano, e come al solito da soli, garanzie per i lavoratori.
Tra l’altro, questo protocollo apre scenari inquietanti anche per i lavoratori dei team controllo delocalizzati presso Uffici Territoriali, che potrebbero essere costretti ad una mobilità coatta presso la sede del capoluogo provinciale.
Tornando alla prossima chiusura degli uffici, le istanze dei lavoratori, con l’ufficio di preferenza, saranno valutate con sede di contrattazione provinciale e saranno agevolate quelle previste dall’accordo (legge 104, etc).
Unica nota positiva: il Direttore Regionale ha detto che, in merito alle istanze di ricollocazione riguardanti l’ambito provinciale, saranno tenute in considerazione anche richieste per regioni diverse (a Badia Polesine ci sono due lavoratori che sembrano intenzionati a indicare Bologna e Ferrara come destinazioni preferite).
Noi, nell’incontro di ieri, come Usb abbiamo ribadito le critiche all’accordo nazionale e ci siamo impegnati affinchè in sede provinciale non si verifichino casi di mobilità coatta.
Restiamo ovviamente disponibili per qualsiasi ulteriore chiarimento e per accogliere e discutere eventuali iniziative o controproposte da presentare alla DRE.
Alleghiamo anche una lettera dei lavoratori di Badia Polesine