12 APRILE SCIOPERO DELLE AGENZIE FISCALI: INDIETRO NON SI TORNA

Roma -

Ci sono dei momenti della storia in cui la rassegnazione, la passività si tramutano in rabbia e voglia di partecipazione.

Nulla avviene mai per caso, e sono tanti piccoli e grandi episodi a determinare, nel tempo, un malessere al quale va dato una prospettiva e un orizzonte che chiami direttamente in causa il futuro di una Amministrazione che sinora ha brillato solo per arroganza ed autoreferenzialità.

Un’Agenzia sempre più autoritaria e sempre meno autorevole con i governi di turno, che preferisce buttare a mare migliaia di lavoratrici e lavoratori pur di mantenere a galla se stessa.

Chi semina vento raccoglie tempesta…

Le assurde politiche retributive messe in campo in questi lunghi e difficili anni, i tagli che hanno eroso il nostro salario accessorio, l’attenzione spasmodica rivolta solo a una esigua minoranza del personale e la profonda indifferenza riservata alla stragrande maggioranza dei lavoratori, il progressivo inasprimento delle condizioni di lavoro, hanno determinato un malcontento che una dirigenza che vive da tempo su un altro pianeta nemmeno si aspettava.

Per questo siamo convinti che l’incredibile vicenda dei 34 milioni che si vorrebbero sfilare dal nostro salario accessorio (alla base dello sciopero del 2 aprile) sia stata solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Ma quel vaso è pieno da tempo:

  • perché a quei 34  milioni si aggiungono altri 55 milioni di tagli che ci trasciniamo da troppo tempo e di cui ora non parla più nessuno;
  • perché le risorse fisse del nostro fondo sono terminate e senza di esse non vi è più alcuna prospettiva di progressioni economiche per i lavoratori;
  • perché i carichi di lavoro aumentano a dismisura mentre diminuisce il salario e gli organici;
  • perché troppi uffici sono stati trasformati in piccole caserme dove spadroneggia il dirigente di turno.

A quella voglia di partecipazione che sta emergendo in questi giorni non si può rispondere, quindi, con una prospettiva che guardi solo alla contingenza: non basta recuperare i 34 milioni e sbloccare la terza tranche delle progressioni economiche, lasciando inalterate tutte le altre questioni aperte e oramai non più rinviabili.

Sarebbe una vittoria di Pirro e la disponibilità alla lotta mostrata in questi giorni dai lavoratori è un bene troppo prezioso per poter essere disperso.

PER QUESTO LA MOBILITAZIONE CONTINUA IL

12 APRILE

CON LO SCIOPERO DELLE AGENZIE FISCALI

 

 

 

  1. CONTRO TUTTI I TAGLI AL SALARIO ACCESSORIO
  2. PER LA STABILIZZAZIONE DELLE RISORSE
  3. CONTRO L’AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO
  4. PER RECUPERARE SALARIO E FUTURO