Dogane. Revisori dei conti... revisionisiti del contratto. Progressioni economiche ferme

Roma -

Ai lavoratori delle Dogane senza rinnovo del biennio economico, come se non bastasse, non si applica l’integrativo firmato ad ottobre per tecnicismi contabili fini a se stessi.

 

A tre mesi di distanza dalla firma dell’ipotesi di accordo sugli sviluppi economici di tutto il personale e sullo svuotamento della Prima Area, accade qualcosa di grottesco e svuota di senso la contrattazione e persino il modello delle Agenzie.

 

Per la seconda volta, l’ultimo giorno a loro disposizione per formulare eventuali rilievi, il Collegio dei Revisori dei conti ha bloccato tutto chiedendo all’Agenzia di dimostrare che la carenza di organico della Seconda Area sia tale da giustificare il passaggio di tutta la Prima Area.

 

MA I REVISORI HANNO LETTO IL NOSTRO CCNL?

 

No, certamente. L’art.100 del CCNL prevede che, in via eccezionale, la contrattazione integrativa, con risorse del Fondo, potrà promuovere iniziative volte alla riqualificazione del personale dalla Prima alla Seconda Area. I Revisori, come se l’art. 100 non esistesse, vorrebbero vedere applicate le ordinarie procedure per il passaggio di Area, copertura del 50% dei posti in organico vacanti con selezioni interne, e 50% con concorsi esterni, salvo dimenticarsi che in caso di procedura ordinaria il costo dei passaggi non dovrebbe pesare sul Fondo.

 

Anche nella vertenza sulla RSP accadde qualcosa di analogo. Ci fu la disdetta del vecchio accordo e con nuovo accordo in cui l’Agenzia mise a disposizione i 5 milioni di euro che fino ad allora venivano prelevati dal Fondo. Per il Collegio dei Revisori quei 5 milioni l’Agenzia non li poteva mettere a disposizione. E perché? L’Agenzia è andata in deficit? Ha fallito? Oppure ha effettuato una scelta politica e gestionale ben precisa? Allora chi prende le decisioni all’Agenzia delle Dogane? Il Direttore o i Revisori? E la nostra controparte chi è?

 

Se sono i Revisori, vengano loro alle contrattazioni!

 

Nel caso degli sviluppi economici, autofinanziandosi con il Fondo, il controllo deve limitarsi a verificare che l’entità del Fondo li consenta… altrimenti, un organo che dovrebbe essere neutro si arroga il potere politico di bocciare accordi frutto delle lotte dei lavoratori, ma ritenuti “scomodi”.

 

Per questo non riprenderemo alcuna trattativa se non si procederà alla firma definitiva dell’accordo del 13/10/2005 e alla sua applicazione, anche in mancanza di certificazione, con un assunzione di responsabilità da parte del Direttore dell’Agenzia, giacché nessun fondato rilievo contabile è rinvenibile nelle note del Collegio dei Revisori.

 

All’appuntamento del 16 gennaio, con l’assemblea unitaria di tutti i lavoratori delle Agenzie Fiscali di Roma sotto la sede del Ministero dell’Economia a via XX settembre, ed in tutta Italia, presso le Prefetture o, comunque, in piazza, i lavoratori delle Dogane hanno un motivo in più, purtroppo, per partecipare in massa, chiudere gli uffici e rappresentare la loro rabbia e la loro determinazione ad ottenere quello che gli spetta……

 

DIGNITA’, DIRITTI, SALARIO