Emilia Romagna - Territorio, dividiamoci gli ultimi spiccioli del 2009
Dopo l’accordo regionale sulla ripartizione del fondo, avvenuto il 15 settembre, è ora possibile effettuare la ripartizione negli uffici utilizzando l’accordo nazionale che lascia grandi margini di manovra a livello locale.
I soldi sono sempre meno e le differenze di ripartizione all’interno dell’Emilia Romagna sono superiori ai 200,00 euro medi pro capite, ripartiti in base ai carichi di lavoro svolti nel 2009.
Nessuno dei presenti in Direzione regionale sa spiegare perché la ripartizione per le particolari posizioni non corrisponda alle graduatorie d’ufficio sulla produttività, ricavate da parametri certificati e condivisi con le organizzazioni sindacali.
Questo fatto sembra non preoccupare nessuno: se è così, sarà giusto così. Ma a noi, che non piace il ruolo del passacarte, e firmare senza capire, non abbiamo sottoscritto un accordo che, ad esempio, posiziona l’ufficio provinciale di Bologna al settimo posto, mentre nella classifica d’ufficio era al secondo.
Visto che la disponibilità a rimodulare i dati forniti dalla Direzione Centrale era già stata rifiutata nell’altro accordo fotocopia relativo al 2008, abbiamo chiesto di dare la possibilità, agli uffici locali, di determinare una soglia, da noi suggerita a 1.000 euro, come limite massimo di incentivo pro capite, come stabilito nell’accordo nazionale, per i tecnici che effettuano le missioni.
In questo modo, considerato che gli incentivi sono mediamente pari a 500 euro pro capite, si potrebbe remunerare sicuramente almeno il 50% del personale, ma poiché non è possibile dare l’incentivo a pioggia, si sarebbe sicuramente pagato dall’80% al 100% di tutto il personale.
Ma neanche questa proposta è stata accettata dai commensali e quindi si ripartirà con le solite discussioni e le solite ingiustizie.
Come USB formuliamo sempre proposte concrete e realizzabili a favore dei lavoratori, così come accaduto per le progressioni economiche in via di realizzazione. Speriamo che i lavoratori capiscano che i sindacati non sono tutti uguali e che è possibile sostenere chi veramente si impegna per loro.
La DR ci ha poi informato che si è raggiunto il 62% dell’obiettivo relativo alle rendite presunte, pari a 4.000 accertamenti. USB ha fatto notare che se la tempistica invece di un’ora a particella, fosse conteggiata su dati reali, come risultante dai report dell’effettivo lavoro svolto presso gli uffici provinciali, l’Agenzia avrebbe già raggiunto e superato l’obiettivo. Abbiamo chiesto che l’automobile, acquistata in DR, possa essere utilizzata anche dagli uffici Provinciali da lavoratori che non possono utilizzare il mezzo proprio.
L’Agenzia ci ha, inoltre, informato che ha un piano di mobilità per accettare lavoratori provenienti da altra Amministrazione Pubblica e che sono in corso di definizione 6 trasferimenti verso l’ufficio di Modena.
Abbiamo, infine, sottolineato la necessità di fare pressione sulla Direzione Centrale affinché blocchi l’orrenda normativa che ci obbliga, su richiesta di parte e dopo apposita verifica, a modificare il classamento dei fabbricati rurali, già censiti al Catasto Fabbricati, in categoria A/6 o D/10. Il legislatore ha dimostrato di non conoscere la materia catastale e questa, inutile, attività rischia di paralizzare nel 2012 gli uffici dell’Agenzia del Territorio e rovinare la banca dati.
Il resto lo potete trovare nel verbale e …se gli accordi non vi piacciono, fatevi sentire con chi continua a sottoscriverli (!).
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