Entrate - Assegnazione sedi neoassunti in palese violazione della norma
Nel 2024 USB aveva denunciato e condannato con forza la decisione delle Direzioni Regionali della Lombardia e dell'Emilia Romagna, in tema di assegnazione delle sedi di servizio ai vincitori di concorso, di dare priorità alla residenza anziché alla graduatoria. Tale scelta risulta infatti in palese contrasto con quanto disposto dalla legge. L’art. 28 c. 1 del D.P.R. n. 487/1994, prevede infatti che “Le amministrazioni e gli enti interessati procedono a nominare in prova e ad immettere in servizio i lavoratori utilmente selezionati, anche singolarmente o per scaglioni, nel rispetto dell'ordine di avviamento e di graduatoria integrata”.
Nel 2024 tale decisione operativa aveva prodotto ovviamente la conseguenza che molti vincitori si erano visti scavalcare, nell’assegnazione della sede provinciale richiesta, da altri concorsisti collocati in graduatoria in una posizione inferiore, soltanto perché residenti in quella determinata provincia.
Nonostante le richieste di trasparenza e di rispetto della normativa vigente avanzate allora da USB, le Direzioni Regionali di cui sopra hanno continuato a ribadire la legittimità del proprio operato e a rifiutare qualsiasi confronto sul tema, trincerandosi dietro logiche aziendalistiche che caratterizzano purtroppo il nuovo modello di P.A. e che secondo questo “nuovo corso” possono prevalere sulla legge, con buona pace del rispetto delle regole e dei principi dettati dalle norme.
Purtroppo anche quest'anno in Lombardia, in occasione dell’assunzione delle nuove colleghe e dei nuovi colleghi, abbiamo assistito all’ennesima prepotenza di chi pretende di gestire la cosa pubblica come l’orticello di casa propria.
L’assegnazione del personale alle sedi provinciali di servizio è stata infatti effettuata senza fornire alcuna informativa alle OO.SS. sui criteri utilizzati ed il sospetto è che in Lombardia anche questa volta il criterio della residenza sia stato considerato prioritariamente rispetto al punteggio ottenuto in graduatoria.
Il tutto in totale e cinico disprezzo delle ragioni di moltissime colleghe e colleghi che chiedono soltanto trasparenza e rispetto delle regole.
USB ovviamente non è disposta ad accettare tutto questo e si metterà fin da subito a disposizione (anche fornendo assistenza legale) delle nuove colleghe e dei nuovi colleghi che vorranno vederci chiaro nella vicenda dell’assegnazione delle sedi, non solo in Lombardia, ma anche nelle altre regioni.
USB PI Agenzie Fiscali