Entrate e il suo odioso sistema di valutazione del personale
L’Agenzia delle Entrate, con l’appoggio di TUTTE le organizzazioni sindacali, ad eccezione di USB PI, ha elaborato e realizzato un odioso quanto divisorio sistema di valutazione del personale, privo di oggettività, trasparenza obiettività e che non prevede possibilità di impugnazione avverso organismi terzi.
La fase di valutazione, come ben sapete, comporta una serie di step, che se anche non condividiamo, in considerazione delle forti ricadute che questa procedura realizzerà in futuro, sia sulla distribuzione del salario accessorio, sia per i passaggi economici che per l’attribuzione di incarichi di posizioni organizzative, crediamo sia importante non trascurare.
Uno di questi passaggi è quanto previsto al punto 3.3 della procedura Va.L.E.:
“3.3 Autovalutazione
Il Valutato può, tramite applicativo informatico, fornire autonomamente al Valutatore evidenze della propria performance. A tal fine, è prevista la possibilità di redigere una relazione attività, in cui il Valutato riporta gli elementi che ritiene significativi in relazione al contributo fornito nel raggiungimento dei risultati e rispetto ai propri comportamenti organizzativi. Nel caso in cui gli elementi forniti nella relazione non siano tenuti in considerazione dal Valutatore il Valutato può chiedere una revisione della valutazione.”
Tanto per fare un po’ di confusione, se entrate nella procedura di valutazione (che trovate al seguente indirizzo Va.L.E. (agenziaentrate.it)) non troverete la dicitura Autovalutazione ma “Relazione” che a tutt’oggi, 9 aprile 2024, non è possibile ancora compilare, ovviamente in riferimento al lavoro svolto nell’anno 2023.
Già nel mese di gennaio 2024 abbiamo sollecitato l’Amministrazione al fine di attivare la possibilità di inserire la propria autovalutazione nel sistema ricevendo l’11 gennaio 2024 la risposta che tale procedura sarebbe stata attivata con una “nota di avvio della Direttrice Centrale delle Risorse Umane” e il 19 febbraio siamo usciti con un comunicato sull’argomento, senza ottenere però lo sblocco della procedura.
L’anno scorso dopo nostro sollecito è uscita sia una nota della Direzione Centrale che un articolo sulla Intranet che avvisava tutto il personale che “Dal 1° al 17 marzo i Valutati possono caricare nel sistema VA.L.E. una relazione sintetica sulle attività svolte e sui risultati conseguiti nel corso del 2022. Vediamo qualche consiglio su come scriverla”, anche qui non si parlava di autovalutazione ma di “relazione sintetica delle attività svolte e sui risultati conseguiti”. L’anno scorso eravamo nel primo anno di applicazione del sistema Va.L.E. e qualche ritardo era prevedibile. Sinceramente non comprendiamo perché nel 2024 non sia ancora possibile inserire la propria autovalutazione.
L’autovalutazione non è un atto obbligatorio ma che noi consigliamo a tutti e a tutte di redigere perché da come è scritta (male) la procedura di valutazione sembrerebbe, anche se poi non è così che funziona, che il valutato può richiedere una revisione della valutazione solo “Nel caso in cui gli elementi forniti nella relazione non siano tenuti in considerazione dal Valutatore”.
A noi questa valutazione fa ribrezzo ma chiediamo che si rispettino le procedure condivise con gli altri sindacati perché non è possibile pretendere e giudicare l’operato di lavoratrici e lavoratori con un sistema non solo inadeguato ma anche inefficiente.
USB PI Agenzie Fiscali